Gli utenti mobili romani hanno potuto già leggere dell’iniziativa del Comune di Roma, di fornire connettività wireless in diverse zone della Capitale, a partire dalla fine del mese di luglio.
Alle volte, però, in situazioni analoghe gli utilizzatori di sistemi Macintosh sono ingiustamente bistrattati, colpevolmente esclusi o ostracizzati da procedure pensate unicamente per la maggioranza di PC-Windows. Ma nulla è più democratico degli standard wireless (ideati, tra l’altro, da Apple congiuntamente a Lucent ormai nel lontano 1999), quindi abbiamo pensato di condividere l’esperienza di un nostro affezionato lettore, Mac-utente da anni, attualmente possessore di un PowerBook Aluminium dotato di Airport Extreme:
—
Il servizio (…) copre parti molto limitate del territorio urbano; per essere precisi, il servizio è disponibile nel parco di Villa Borghese – per esperienza diretta, la zona di sicura copertura va da Piazza di Siena al Giardino Zoologico: non ho avuto la pazienza di girare con il portatile in mano alla ricerca del segnale…
In termini pratici, e rivolgendo il discorso specificamente alla “parrocchia Mac”, la connessione avviene semplicemente attivando il ricevitore Airport (…) dalle Preferenze di Sistema e attendendo che la rete venga rilevata. Non vi sono particolari preferenze da attivare, a meno che non si abbiano esigenze particolari. Occorre però registrarsi al portale del comune di Roma, il quale apparirà non appena si apre il browser (Safari, voglio sperare…); per i collegamenti successivi basterà identificarsi con i propri nome-utente e password, e poi si naviga in Internet.
La velocità raggiunta è interessante (personalmente ho sperimentato punte di velocità fino a 50 KB/sec), ma dipende dall’affollamento dell’area servita.
L’unico limite può essere sicuramente doversi portare dietro tutto l’armamentario: è pur vero che i portatili hanno raggiunto pesi minimi, ma in città ogni spostamento può diventare un’odissea e costituire un serio freno allo sviluppo di una tecnologia simile.
Devo dire che è comunque emozionante la sensazione di non essere legati ad alcun “filo” e riuscire, tuttavia, ad avere accesso a tutte le risorse che la Rete è in grado di offrire. Incluso il fatto di riuscire a mandare questo testo stando comodamente seduto su una panchina del parco!
Ringraziamo Domenico Ciuffreda per la segnalazione.