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Intel, impegno per processori privi di minerali provenienti da zone di conflitto

Nel corso del discorso di apertura al Consumer Electronics Show di Las Vegas, Brian Krzanich, CEO di Intel, ha discusso di come l’azienda sta affrontando due aspetti critici che gettano alcune ombre sul settore dell’elettronica di consumo: la sicurezza dei dati e dei dispositivi e i minerali provenienti da zone di conflitto nella Repubblica Democratica del Congo. Ha affermato che Intel ha raggiunto un traguardo importante, e che i minerali utilizzati nel silicio dei microprocessori e nei package dei prodotti delle fabbriche Intel provengono da zone esenti da conflitti, come comprovato da verifiche di terze parti o da validazione diretta da parte dell’organizzazione della catena di approvvigionamento.

“Due anni fa, ho detto a diversi colleghi che dovevamo raggiungere un obiettivo difficile, impegnandoci a stabilire con ragionevole certezza che i metalli utilizzati nei nostri microprocessori provenissero da zone esenti da conflitti”, ha dichiarato Krzanich. “Ci sentivamo in obbligo di implementare cambiamenti nella catena di fornitura per assicurare che la nostra azienda e i nostri prodotti non finanziassero inconsapevolmente atrocità umane nella Repubblica Democratica del Congo. Anche se abbiamo raggiunto questo traguardo, è solo un inizio. Continueremo le nostre verifiche e risolveremo gli eventuali problemi rilevati”.

La Repubblica Democratica del Congo è stata per anni teatro di conflitti territoriali. Secondo una relazione del Comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, una delle fonti di finanziamento dei conflitti per i gruppi armati è il commercio di prodotti minerali provenienti da questa nazione. Alcuni di questi cosiddetti “minerali derivanti da conflitti” si trovano in molti tipi di prodotti, tra cui i dispositivi elettronici.

Intel ha implementato un processo all’interno della propria organizzazione della catena di approvvigionamento per verificare che i fornitori – le fonderie che forniscono tantalio, stagno, tungsteno e oro impiegato nel silicio dei microprocessori e nei package prodotti nelle fabbriche Intel – non finanzino inconsapevolmente questi conflitti nella Repubblica Democratica del Congo. Krzanich ha caldeggiato l’intero settore dell’elettronica ad unirsi all’impegno di Intel.
Kzanich ha anche presentato il marchio Intel Security, che identificherà prodotti e i servizi nel segmento della sicurezza, e ha rivelato i piani per la transizione dei prodotti McAfee al marchio Intel Security, che manterrà il tipico scudo rosso.

Parlando di sicurezza, Krzanich ha aanche nnunciato che Intel prevede di offrire gratuitamente componenti delle soluzioni  McAfee per i dispositivi portatili. Queste soluzioni per la protezione di dati e dispositivi contribuiscono a proteggere iPhone, iPad e dispositivi Android. Parallelamente alla crescita della popolarità dei programmi aziendali “Bring Your Own Device”, molte aziende hanno vietato i dispositivi basati su Android che non erano compatibili con i requisiti di sicurezza interni. Intel offrirà offrirà la tecnologia Device Protection, che consentirà ai dispositivi portatili Android basati su Intel di soddisfare la maggior parte degli standard di sicurezza per l’impiego sia a casa che al lavoro.

Brian Krzanich, CEO di Intel
Brian Krzanich, CEO di Intel

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