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Angela Ahrendts parlerà di “leadership” al summit Bloomberg

Negli ultimi giorni ha fatto parlare di sè per i possibili, e presunti, problemi con Apple: non si vede alle aperture dei negozi, non si vede agli eventi importanti, non si è vista ai keynote di Apple. La vice president responsabile delle vendite al dettaglio e dell’Apple Online Store, Angela Ahrendts, si dice, ultimamente potrebbe non andare troppo d’accordo con la società della Mela. Se così fosse, però, non avrebbe molte ragioni di rappresentare proprio Apple  allo Year Ahead Summit ospitato da Bloomberg, in programma il prossimo 10 novembre.

La dirigente parlerà di “leadership”, durante l’evento che si terrà presso l’hotel Park Hyatt di New York, presenti anche diversi membri del consiglio di svariate multinazionali. Ahrendts esprimerà il suo parere su cose significa oggi leadership e di e come i dirigenti possano svolgere al meglio questo ruolo nel 2016. Tra gli elementi di interesse, la possibilità che si parli delle ultime strategie marketing di Apple che hanno cambiato almeno in parte l’approccio verso i consumatori.

Ricordiamo che la Ahrendts è stata amministratore delegato di Burberry, una storica casa di moda e che proprio in questa chiave era stata chiamata in Apple. A lei è stata affidata la gestione dei negozi della Mela ora impegnati, con Apple Watch, ad una transizione che deve portare il brand verso nuovi lidi, quelli che sono a cavallo tra tecnologia e moda. Nel suo sforzo l’ex capo di Burberry è finita nel mirino di una parte della stampa specializzata ma anche dei clienti, convinti che la sua strategia verso un sistema di vendita più elitario e sofisticato, ha almeno parzialmente snaturato l’identità “geek” degli store. Una delle accuse più dirette è stata la scelta di non vendere da subito Apple Watch negli Apple Store, orientando il mercato verso le vendite on line e i grandi magazzini di lusso, mentre ai negozi toccava solo dimostrare il nuovo gadget. Questo indirizzo ha provocato mugugni anche presso gli specialisti Apple, che si sono sentiti defraudati del loro ruolo di front-men di Apple, quello di punte di lancia del messaggio tech di Apple.

Difficile che di tutto questo si parli al summit di Bloomberg, ma sarà altrettanto difficile che la Ahrendts non finisca per fare cenni specifici sugli ultimi sviluppi del mondo Apple in rapporto alle vendite al dettaglio e per questo sarà interessante leggere le sue dichiarazioni.

 

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