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iPhone 5, nuova architettura dei chip

Nel nuovo iPhone 5, Apple ha integrato il SoC A6. Apple non fornisce molti dettagli sul nuovo processore limitandosi a definirlo “ultrapotente” e specificando che è fino al doppio più veloce del precedente A5. Qualche dettaglio in più è stato reso noto da Phil Schiller, senior vice president Worldwide marketing di Apple, a margine della presentazione del dispositivo e AnandTech ipotizza l’integrazione di due core ARM Cortex A15 (processo produttivo 32nm LP HK+MG), un balzo che avrebbe permesso ad Apple di battere Texas Instruments e Samsung, anticipando l’arrivo sul mercato di questo dual core. Non facile comprendere dettagli sulla sezione che concerne la GPU: il guadagno 2x potrebbe significare l’utilizzo di un quad-core PowerVR SGX543, al posto della versione dual usata nell’iPhone 4S.

Il chipset che promette velocità LTE con un consumo energetico migliore è il Qualcomm MDM9615. Apple specifica che il nuovo iPhone supporta EDGE, EV-DO, HSPA, HSPA+, DC-HSDPA e LTE. Il WiFi supporta dual-band 2.4GHz e 5GHz 802.11a/b/g/n e velocità fino a 150Mbps sulla WiFi. 

Il display dell’iPhone 5 è da 4” e ha una risoluzione di 1136 x 640 pixel, stessa larghezza ma maggiore lunghezza (aspetto 16:9) del precedente modello. Le applicazioni non aggiornate saranno visualizzate con una banda laterale, sarà possibile visualizzare una riga di icone in più e lo spazio in più sarà utile con calendario, Mail e altre app.

Per quanto concerne la fotocamera, il sensore è lo stesso del modello precedente ma l’uso del SoC A6 ha permesso di migliorare la velocità di scatto e migliorare la stabilizzazione. La fotocamera iSIght permette di registrare filmati HD a 1080p, la videocamera frontale consente di registrare video HD a 720p.

L’audio è stato perfezionato: sono presenti tre microfoni: uno frontale, uno sul retro e uno nella parte inferiore. Il microfono frontale e quello posteriore lavorano in tandem usando la tecnica del beamforming, che consente all’iPhone di concentrarsi sul suono proveniente dalla direzione desiderata per offrire un audio più chiaro.  Una tecnologia di riduzione del rumore permette, inoltre, di attenuare i suoni ambientali.

[A cura di Mauro Notarianni]

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