Kevin Lynch è un «tonto», l’uomo sbagliato, un manager di serie B. Questo quel che pensa dell’ex dirigente Adobe John Gruber, blogger e giornalista molto influente nel mondo Apple. Le accuse a Lynch arrivano dal sito di Gruber, il ben noto Daring Fireball secondo cui l’attuale dirigente sarebbe un “Bozo”, una persona scarsamente brillante e perspicace.
Per dimostrare la sua tesi, Gruber porta come prove diverse dichiarazioni rilasciate da Lynch nei giorni in cui imperversava la battaglia di Apple capitanata da Steve Jobs in persona contro la tecnologia Flash, giudicata dallo scomparso co-fondatore della Mela come una soluzione troppo ricca di bug, insicura e inadeguata per funzionare sui dispositivi mobile.
Nei panni di CTO di Adobe era compito di Lynch difendere Flash e promuoverne la diffusione ma la difesa di questa tecnologia era comprensibile solo al lancio di iPhone: dopo il successo dello smartphone di Apple e l’introduzione di iPad è risultato sempre più chiaro che la visione di Jobs su Flash era corretta. Dopo l’adozione iniziale di Flash da parte di altri costruttori, la tecnologia Adobe è stata poi rimossa anche negli smartphone dei concorrenti, infine Flash è stato rimosso persino da Android. Secondo Gruber, Lynch ha continuato a credere e supportare una tecnologia destinata a scomparire dai dispositivi mobile, imponendo la propria visione per anni, senza riconoscere il sopravvenuto capolinea. In una delle sue difese Lynch sottolineava il ruolo fondamentale di Flash per rendere i video online riproducibili su tutti i dispositivi, funzione che poi è stata affidata con successo a HTML5, divenuto standard di settore soppiantando completamente Flash.
La stroncatura di Gruber rappresenta anche una dura critica alla dirigenza di Apple colpevole di aver selezionato un profilo inadeguato per una società innovativa e aperta al futuro come Cupertino. La definizione di Bozo un tempo riferita al classico clown, stupido e goffo, è infatti quella che Jobs usava per bollare chi ha limitate capacità e viene scelto come una sorta di foglia di fico per coprire i limiti di chi lo assume. Secondo Jobs chi dirige un’azienda deve avere la capacità di arruolare persone di primo livello, chi sceglie collaboratori di serie B, i “bozos” appunto, spesso lo fa per restare a galla ed è destinato per questo a fallire. Come dire che, secondo Gruber, Cook e suoi collaboratori hanno intrapreso quella strada che Jobs avrebbe criticato aspramente e corrono il rischio di andare a sbattere con tutta Apple