Si clicca “check mail” nel nostro client di posta elettronica preferito e questi richiede la password. Strano, perché dovrebbe ricordarla. La si scrive nell’apposita finestra, si clicca su “Ok” e dopo cinque secondo la chiede nuovamente. La procedura si ripete all’infinito. Come mai? Un salto sul sito di Apple, per verificare la nostra casella di posta elettronica, e si scopre la verità (vedere l’immagine qui sotto): “Sorry, la posta .Mac è momentanemanete offline”.
Poco male, direte, visto che è già successo in passato per cause tecniche e solitamente le email che si dovrebbero ricevere vengono comunque “catturate” dai server di Apple e tornano disponibili insieme al servizio. Però, considerando che si pagano 99 euro l’anno per la casella .Mac, lo storage, il backup e tutti gli altri servizi (che sicuramente valgono, insieme, ben più del prezzo da pagare) ci si aspetterebbe una cosa molto importante: l’affidabilità .
E’ una critica benevola, dato che in realtà il servizio ha ottime performance e ultimamente anche uno “spazio” di archiviazione significativo. Tuttavia, se anziché funzionare al 99% funzionasse al cento per cento probabilmente si darebbe meno adito a proteste e malumori.