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Le autorità vogliono conoscere l’identità social dei turisti che si recano negli USA

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Secondo le autorità di frontiera statunitensi, i milioni di turisti che ogni anno si recano negli USA dovrebbero rivelare le identità usate sui social media. La proposta dell’US Customs and Border Protection è stata annunciata la scorsa settimana, depositata al Federal Register e prevede l’aggiunta di una linea nel modulo online e nel documento cartaceo (il formulario) che i visitatori devono compilare secondo i termini previsti dal Visa Waiver Program, il programma del Governo degli Stati Uniti che permette ai cittadini di un paese di recarsi negli USA per turismo o affari, per un periodo di 90 giorni senza un visto.

Non sarà obbligatorio indicare il nome utente usato nei social ma l’assenza di queste indicazioni potrebbe mettere in allerta le autorità del Dipartimento della Sicurezza Nazionale. Nel formulario si chiede di specificare informazioni sulla “propria presenza online, provider/piattaforma – identificatore sui social media”. Non sono richieste informazioni concernenti le password ma potrebbe essere necessario indicarla se il richiedente non compila con attenzione il modulo o non indica altri dettagli.

Nella proposta si specifica che i campi opzionali relativi ai social media sono usati per scopi di verifica, alla stregua delle informazioni di contatto del richiedente; il governo USA afferma che la raccolta di dati relativi ai social media permetterà di “migliorare i già esistenti processi investigativi e fornire al DHS (Department of Homeland Security) maggiore chiarezza e visibilità in merito ad attività criminose”, strumenti che gli “analisti e investigatori possono usare per meglio analizzare e indagare specifici un caso”.

La misura in questione è solo l’ultima di una serie che consentono al Dipartimento dell’Homeland Security di eseguire screening contro potenziali rischi che riguardano la sicurezza nazionale e decidere in merito all’ammissibilità negli Stati Uniti. A gennaio di quest’anno sono state attuate le modifiche previste nella legge denominata Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015, rafforzando le procedure di sicurezza relative ad alcune categorie di viaggiatori nell’ambito del Visa Waiver Program (VWP). La U.S. Customs and Border Protection (CBP) accoglie mediamente più di un milione di passeggeri al giorno.

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