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MACWORLD: Certezze su Mac OS X.

“Abbiamo venduto 100.000 copie (pensavamo di venderne circa 10.000) di Mac OS X Public Beta, abbiamo ricevuto tantissimi feedback, ben 75.000, forse troppo ma siamo molto attenti alle richieste degli utenti” questo e’ il sunto relativo al successo della versione beta.
I feedback positivi arrivano a definire Mac OS X con una efficace frase: “Mac plus Unix is nirvana”; quelli negativi lamentano il non supporto della stampa, di AirPort e quant’altro che sarà  però funzionante nella versione finale.
Qualcuno pensava di vederlo pronto gia’ ora, qualcuno pensava al MacWorld giapponese del prossimo mese invece sappiamo che “early 2001” è traducibile in “24 marzo”, ovvero la data (storica per il sistema operativo di Apple che si prepara a cambiare pelle e contenuto) della vendita al pubblico di Mac OS X (pre-caricato sui Mac da luglio) per 129 dollari.
Gli italiani stiano tranquilii, sembra trattarsi di una data globale.
Le mutazioni rispetto alla versione preliminare sono (o dovrebbero essere) apprezzabili, ora la distanza col Mac OS 9.x, soprattutto per quanto riguarda l’interfaccia utente, si accorcia: la mela ritorna nel “suo” angolo in alto a sinistra (e porta con se un Apple Menu ridisegnato per ospitare anche i comandi “stop”, “riavvia” e “smetti” oltre a “preferenze”, “logout” e “uscita forzata”), i dischi ricompaiono sulla scrivania, le finestre possono rimanere aperte sul desktop con molte modalità  e dei comodissimi menu pop-up (nell’immagine sottostante) si aprono in relazione dei componenti del dock sul quale e’ posizionato il mouse e con questi funziona anche il drag & drop.
E’ stato ripensato il pannello di controllo dei font, le icone non sono piu’ a dimensione fissa e la barra degli strumenti e’ piu’ piccola ma, soprattutto, e’ totalmente e facilmente adattabile alle necessita’ dell’utente: Apple ha preso in licenza nuove font (presumiamo dal catalogo Adobe) come Gill Sans e altri, che meglio si possono adattare al look del nuovo OS.
Le applicazioni carbon o cocoa raggiungeranno il picco in estate (in concomitanza col MacWorld di New York, per ammissione di Jobs), dovrebbero essere 1.200 le societa’ che hanno promesso supporto.
La piu’ spettacolare (e cara: 7.500 dollari) e’ certamente Maya 3 di Alias|Wavefront, che sara’ disponibile in primavera/estate (ne parliamo in una altro servizio); la conferma del pieno supporto di Java2 ha poi sollevato forti applausi durante il keynote.

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