Tra le peculiarità di iPhone 16e, si nota la presenza di Apple C1, il primo modem cellulare progettato dalla Casa di Cupertino.
Apple sottolinea che C1 offre una connettività 5G “rapida e affidabile” e che, in combinazione con il SoC A18 e la gestione dei consumi avanzata di iOS contribuisce alla durata della batteria.
Come abbiamo riferito altre volte, C1 consente a Apple di ridurre la dipendenza da Qualcomm, ed è un sottosistema che vedremo in altri futuri prodotti della Mela.
Apple per anni ha ottenuto chip-modem da Qualcomm, azienda con la quale in passato si è scontrata in tribunale finendo per siglare accordi nel 2019 per la fornitura di chipset per sei anni e possibilità di proroga per ulteriori due anni.
Sempre nel 2019 Apple ha acquisito la divisione chip-modem di Intel, ma si è scontrata con varie difficoltà e solo ora è riuscita a ottenere il modem 5G che voleva.
Johny Srouji, vice presidente senior di Apple responsabile tecnologie hardware, ha riferito a Reuters che il sottosistema C1 è una delle tecnologie più complesse mai create da Apple, con un baseband modem prodotto a 4nm e un transceiver realizzato a 7nm. Il chip è stato testato con 180 diversi carrier (fornitori di servizi di telecomunicazione) in 55 nazioni per garantire l’effettivo funzionamento nelle varie aree geografiche.
Srouji riferisce che si tratta di una piattaforma che vedremo per anni, e che è solo l’inizio: “Continueremo a migliorare tale tecnologia con ogni generazione, una piattaforma che verrà usata per differenziare i nostri prodotti”.
Tra gli obiettivi di Apple, la possibilità di integrare strettamente C1 con il processore, migliorando funzionalità legate al trasferimento dei dati e quindi alla velocità complessiva avvertita dall’utente.
C1 gestisce anche la connettività GPS e satellitare per funzioni quali SOS emergenze, Roadside Assistance, Messaggi via Satellite e Dov’è, per consentire all’utente di rimanere in contatto col mondo e ricevere aiuto quando ne ha più bisogno, anche se non ha accesso a una rete cellulare o Wi-Fi. Mancano al momento funzionalità legate alla gestione delle onde millimetriche 5G (mmWave), uno dei punti di forza dei chip-modem di Qualcomm. Il dirigente di Apple non ha indicato se e quando il supporto alla tecnologia Millimeter-wave arriverà, ma quando succederà Cupertino potrà definitivamente dire addio a Qualcomm. Quest’ultima vanta una forte presenza sul mercato per questo genere di componenti, e agli investitori ha fatto sapere di prevedere già dal prossimo anno un calo della quota di mercato del 20%, segnale che probabilmente sa già che Apple prima o poi dira addio ai suoi chip baseband.
Intanto circolano già voci su un futuro chip-modem C2. A riferire indiscrezioni in tal senso è il sito statunitense Macrumors, che a sua volta cita un leaker “di comprovata affidabilità”. Come è facile immaginare, il C2 dovrebbe vantare maggiore velocità e affidabilità con le reti 5G, e probabilmente anche una maggiore efficienza energetica.












