Immaginate di accendere la vostra console portatile, ad esempio un Nintendo DS, per controllare una email. Oppure segnare un appuntamento che più tardi sincronizzerete con il vostro computer fisso. Nel mondo della convergenza informatica non deve stupire se Nintendo si rivolge a Palm per dare un’anima “commerciale” ai propri prodotti. Dopotutto, Nokia con il telefono nGage ha fatto lo stesso in direzione opposta.
Secondo quanto riporta il sito statunitense GamerCentric, Nintendo avrebbe avviato le pratiche per licenziare parte di PalmOs, come prima di lei altre compagnie tra cui Sony nel settore dei palmari e degli smartphone, oppure in tempi un po’ più remoti Ibm. L’obiettivo, apparentemente, portare sul Nintendo DS delle capacità più “ricche” di organizzazione e gestione dei dati.
Non vi sono sicurezze, annunci ufficiali o comunicati al riguardo, tuttavia la mossa oltre a generare perplessità produce anche una traccia sensata di strategia. Attualmente l’avversario del DS è la Playstation Portable (Psp) di Sony, che ha invece già strutturate delle primitive funzioni di agenda, indirizzario e controllo della posta elettronica. Avrebbe senso, perciò, che Nintendo si doti di una sua mini-piattaforma, almeno di Graffiti (il sistema di scrittura basato su riconoscimento delle lettere tramite stilo di Palm) per sfruttare il secondo schermo sensibile al contatto.
La perplessità , pensando agli usi e ai software che fanno parte del pacchetto di PalmOs, molto orientati a una gestione “adulta” delle informazioni, è che il posizionamento del Nintendo DS appare più vicino a fasce di età che non hanno bisogno di un organizer completo. Ma forse, se il software viene debitamente “ritoccato”, Nintendo potrebbe fare una sorpresa a tutti quanti…