Niente più telefoni cellulari con macchine fotografiche integrate nelle fabbriche di Samsung. Il bando, che entrerà in vigore dal prossimo 14 luglio, si applicherà sia ai dipendenti come ai visitatori ed è finalizzato a ridurre i rischi di spionaggio industriale.
Secondo quanto dichiarato da un manager di Samsung, ironicamente, Samsung il primo produttore mondiale di telefoni con macchine fotografiche incorporate, la decisione non è stata facile nè presa a cuor leggero per le evidenti implicazioni sulle libertà individuali, ma i rischi connessi all’ammissione di questo tipo di telefoni nel campo della fuga di tecnologie e sistemi per la produzione delle stesse, sono ormai troppo grandi per essere presi alla leggera.
Il governo coreano sta valutando la possibilità di proporre un bando similare anche per luoghi pubblici, come le piscine, per i rischi correlati alla privacy.
In Giappone una recente indagine avrebbe dimostrato che la diffusione dei cellulari con macchine fotografiche integrate sta producendo danni economici agli editori. Diversi ciottadini del Sol Levante avrebbero preso l’abitudine di fotografare le pagine di giornale che interessano loro, spedirle via e-mail e leggersele con comodo a casa, senza acquistare la rivista.