Si torna a parare deepfake, in altre parole di foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e il movimento di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce.
Tecnologie sviluppate come ausilio agli effetti speciali cinematografici, erano inizialmente molto costose e poco diffuse ma da qualche tempo sono alla portata di tutti, con ovvie conseguenze a livello politico, nel mondo della musica, del cinema e tanto altro ancora.
L’ultima moda legata ai deepfake è creare immagini di quelli che sembrano persone senza fisa dimora, ospitati a casa di qualche studente. Scherzi di pessimo gusto – in questo momento virali su TikTok – che alcuni ragazzi mettono in piedi per far spaventare i genitori, inviando loro false immagini di una “persona ospitata a casa”.
Forze dell’ordine in Olanda e negli USA sono a quanto pare intervenute più volte, interpellate da genitori che ritenevano reali le immagini. Il problema è diffuso e sta facendo perdere tempo polizia e affini che sono stati costretti a intervenire diverse volte.
Il sito statunitense The Verge spiega che le chiamate per presunti ladri o sconosciuti in casa, in particolare modo quando sono presumibilmente coinvolti ragazzi, sono considerate come prioritari. Questi “scherzi” stanno sfuggendo di mano, al punto che in alcuni casi sono intervenute le squadre SWAT (unità speciali di polizia), quelle tipicamente impiegate in operazioni ad alto rischio.

Il dipartimento di polizia di Salem (Massachusetts) sottolinea in un comunicato che questi scherzi “disumanizzano gli homeless”, fanno preoccupare genitori che possono vivere attacchi di panico e ovviamente comportano uno spreco delle risorse della polizia. Gli agenti spiegano ancora che alcuni scherzi possono essere divertenti ma avvisano i giovani di fare attenzione e di non lasciare che la cosa “sfugga troppo di mano”.
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