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Seagate fa causa ad un produttore di SSD

Promessa mantenuta: Seagate querela chi produce memorie flash e le usa per costruire dischi alternativi a quelli basati su memorie a piatti magnetici. La minaccia di colpire chi si occupa di questo business risale ad alcuni giorni fa, a fine marzo quando il Ceo della società  americana, nel contesto di una polemica contro i dischi basati su memorie allo stato solido, aveva fatto capire di avere in mano qualche carta legale per fermare la concorrenza.

Detto fatto. La parola agli avvocati è stata data nel corso della giornata di ieri e a finire nel mirino è stato (per ora) un piccolo produttore di dischi californiano, Stec, già  nota come Simple Technology. L’€™accusa è di avere usato senza permesso quattro diverse tecnologie brevettate di Seagate. Bill Watkins, amministratore delegato di Seagate, ha sottolineato che la sua società  ha investito molti soldi in questo settore, per studiare soluzioni per i dischi SSD e che nessuno può impossessarsi di queste soluzioni senza avere pagato quando deve. Watkins afferma anche di avere contattato Stec per verificare la possibilità  di un accordo, ma di non avere avuto un riscontro positivo.

A sua volta Stec replica con una dichiarazione del vicepresidente Patrick Wilkinson che sostiene che l’€™unico contatto avuto con Seagate è stato quello con gli avvocati che hanno consegnato la citazione in tribunale. Per altro Stec afferma di avere iniziato a commercializzare dischi flash nel 1994, diversi anni prima rispetto al momento in cui Seagate ha registrato i suoi brevetti.

Ricordiamo che Seagate nelle dichiarazioni sopra citate aveva detto che nel mirino c’€™erano tutti i principali produttori mondiali di dischi flash. àˆ interessante notare anche che la società  americana, leader nel settore degli HD a piatto magnetico, per ora non commercializza alcun disco basato su memorie allo stato solido. Lo stesso Watkins aveva sminuito le potenzialità  di mercato degli SSD, giudicati troppo costosi in rapporto alla capacità , citando a titolo di esempio la differenza di prezzo tra un MacBook Air con flash e uno con disco fisso tradizionale.

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