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Sei anni fa nascevano gli AirPods

Se fossero un’azienda, sarebbero una delle prime 100 negli Usa, secondo la classifica della rivista Forbes. Sono gli AirPods, le cuffie senza fili ovviamente bianche di Apple, che sono state lanciate esattamente sei anni fa e che hanno completamente ridefinito il mercato dell’ascolto della musica oltre che quello della telefonia, dei podcast e varie altre cose.

Le cuffie di Apple, con il loro design “in ear”, nell’orecchio, ma senza isolarlo completamente (per quello bisognerà attendere il modello Pro dotato di gommino di tre misure), risalgono ai tempi dell’iPod, cioè l’ottobre 2001. Forma sagomata per andare in tutte le orecchie possibili e cavetto per collegarsi al dispositivo. La stessa filosofia viene seguita anche per le cuffie in dotazione con gli iPhone, che stabiliscono un nuovo punto di partenza.

Le cuffie con filo di Apple servono ad appoggiare la rivoluzione della musica: sono piccole, sono alla moda, vengono subito imitate (come gli iPhone, del resto, indistinguibili dai telefoni di Samsung nei primi anni, per dire) e sono maledettamente comode. Che siano di un iPod o di un iPhone, permettono di acquistare leggerezza e comodità, e la versione microfonata del telefono permette anche di fare da auricolare stereo e isolarsi al telefono anche sull’autobus o sul tram.

Bozza automatica

Arrivano le AirPods

Il cambio di passo di sei anni fa sembra magia, tanto per cambiare. Quello che molti considerano il vero, primo grande prodotti dell’era Tim Cook, progettato senza Steve Jobs, sono le AirPods.

Qui sotto le foto dei primi modelli arrivati in Italia e qui il link alle nostre primissime impressioni d’uso.

“Gli AirPods sono semplici e magici da usare, senza interruttori o pulsanti, si collegano automaticamente a tutti i dispositivi Apple in modo semplice e senza interruzioni e consentono di accedere a Siri con un doppio tocco”, aveva detto Phil Schiller, ex capo marketing di Apple, all’epoca del lancio. “Non vediamo l’ora che gli utenti li provino con iPhone 7 e Apple Watch Series 2”.

Recensione Airpods Pro 2, il totale è più della somma delle parti

Furono una rivoluzione, e la prima generazione durò anche poco prima di essere migliorata con gli AirPods 2. Al prezzo di 159 dollari, gli AirPods di prima generazione hanno introdotto molte caratteristiche fondamentali, tra cui l’accoppiamento con un solo tocco con i dispositivi Apple e il rilevamento nell’orecchio per la riproduzione e la pausa automatica della musica. Le cuffie erano alimentate dal chip W1 personalizzato di Apple e offrivano una qualità audio migliore rispetto alle cuffie EarPods con cavo.

Nessuno era riuscito a fare qualcosa di simile e un Jony Ive particolarmente ispirato era riuscito a legare i vecchi auricolari alle nuove cuffie senza fili. Prese in giro perché la custodia, che tra le altre cose garantisce ore di batteria in più in maniera molto semplice, ricorda secondo alcuni quella del filo interdentale, sono state un successo planetario.

“L’esperienza rivoluzionaria degli AirPods – si legge nel comunicato di lancio – è resa possibile dal nuovo chip Apple W1 a bassissimo consumo, che consente agli AirPods di offrire un audio di alta qualità e una durata della batteria leader del settore in un design completamente wireless”.

Dall’app App Store è possibile ordinare AirPods con la propria Memoji
Chi acquista dall’app Apple Store può aggiungere un’incisione gratuita sulla custodia di AirPods (seconda generazione), AirPods (terza generazione) e AirPods Pro (seconda generazione).

Le generazioni degli AirPods

Apple ha poi rilasciato gli AirPods di seconda e terza generazione rispettivamente nel marzo 2019 e nell’ottobre 2021, con una migliore qualità audio, una maggiore durata della batteria, il supporto per “Hey Siri” in vivavoce, una custodia opzionale per la ricarica wireless e altri miglioramenti aggiunti in questi anni.

Nell’ottobre 2019 Apple ha lanciato anche gli AirPods Pro di fascia alta con cancellazione attiva del rumore, seguiti dagli AirPods Max over-ear nel dicembre 2020. Gli ultimi AirPods sono gli AirPods Pro di seconda generazione, rilasciati a settembre.

AirPods, AirPods 3 e AirPods Pro a confronto, quali scegliere?

Ma il successo di queste cuffie piccole e sempre bianche come delle mentine non è riassumibile semplicemente nella cifra della loro diffusione, nella tecnica innovativa di produzione, nelle soluzioni ergonomiche che adesso sembrano ovvie ma che fino a quel momento nessuno aveva visto. No, sono anche diventate un veicolo per l’emancipazione e l’autonomia personale. Liberi di ricolorare la vita senza più la schiavitù del filo, con una qualità complessiva che non si capisce come Apple riesca a creare e gli altri neanche lontanamente ad abilitare, e soprattutto la capacità di associarle in un attimo al dispositivo giusto tra quelli posseduti dall’utente.

Che si tratti di un film sulla Apple Tv con audio tridimensionale sino alla telefonata da acchiappare al volo ma senza togliersi cappello o sciarpa, gli AirPods hanno cambiato tutto. In meglio. E oggi compiono già sei anni: sembra ieri e sembra contemporaneamente da sempre che le abbiamo alle orecchie o nel taschino dei jeans. Che tra l’altro sembra che sia stato fatto apposta, non c’è altra spiegazione. No?


L’offerta attuale per i diversi modelli di AirPods

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Su questa pagina trovate una guida alla scelta sui modelli attuali.

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