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La disfida degli AirPods, vi diciamo quali compreremmo noi

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Gli AirPods sono un prodotto iconico, ormai sul mercato in tre differenti modelli. L’abbondanza genera però anche incertezza su quali comprare. Noi a Macitynet da settimane abbiamo compilato un dettagliato articolo con il quale vi riportiamo tutte le differenze tra un modello l’altro; se è la questione tecnica che vi interessa andate subito su quell’articolo.

Se volete le opinioni distinte una d’altra avete le nostre recensioni di AirPods 2, AirPods 3 e AirPods Pro (ormai fuori produzione) e le recenti Airpods Pro 2 (recentemente modificate con l’introduzione di un connettore USB-C al posto della porta Lightning), noi qui invece, vogliamo offrirvi la nostra esperienza ed opinione. Visto che le abbiamo provate tutte e continuiamo ad usarle, anche se con differente intensità, tutte vi diciamo cosa ne pensiamo su che cosa ci guadagnate o perdete nel modo in cui si indossano, suonano e funzionano, oltre a come sono fatte. Ovviamente, lo diciamo subito e lo ribadiremo più avanti, l’opinione è del tutto personale ma comunque crediamo si tratti di una traccia su cui tutti quelli che leggono possano riflettere.

La disfida degli AirPods, vi diciamo quali comprare oggi

Partiamo dall’inizio

Intanto un attimo di riassunto. La ultime novità sono due: AirPods di terza generazione e Airpods Pro (che da qui in avanti chiameremo solo Airpods Pro) due prodotti molto affini nel design ma i primi hanno caratteristiche si collocano a metà strada tra gli Airpods orginali e i Pro, i secondi sono una versione affinata che deriva dagli Airpods Pro originali. Ci sono però differenze e novità. E se poi andiamo a vedere le differenze rispetto ai Pro (ma non alle Airpods Max, le cuffie sovrauricolari di Apple che appartengono a una categoria completamente diversa) e alle vecchie AirPods di prima generazione, ci sono da capire parecchie cose. Incluso un ragionamento sul gusto, cioè “quali ci piacciono di più” che è certamente soggettivo ma che può aiutare a capire meglio.

Gli AirPods originali

Gli AirPods originali sono usciti a settembre del 2016 e sono rimasti in produzione sino a marzo del 2019. Suonano bene, hanno una ergonomia notevole (entrano bene nelle orecchie) e sono ben bilanciati. Quasi impossibile perderli, ma mancano di tutta una serie di caratteristiche anche rispetto agli AirPods 2 (che sono esteticamente uguali).

Al confronto con gli AirPods 2 la prima generazione manca della funzione “Ehi Siri” (ci vuole il chip H1, presente solo sulla seconda generazione di AirPods, mentre la prima generazione ha il più lento chip W1), è più lenta nell’esecuzione dei comandi e nel collegamento Bluetooth anche per le telefonate, hanno una autonomia leggermente inferiore e avevano un astuccio di ricarica wireless solo opzionale (rilasciato quando vennero presentati gli AirPods 2). La qualità del suono è identica alla seconda generazione.

Le abbiamo avute in prova prima dell’uscita ufficiale, e sono state una rivoluzione. Oggi sono fuori produzione e non più reperibiliLi citiamo solo perché l’impatto che hanno avuto sul mercato è stato enorme, ma anche dal punto di vista psicologico hanno cambiato il modo di ascoltare la musica, podcast e telefonare. In pratica, niente più garbugli di fili in tasca e agganciamento istantaneo al telefono. Fantastiche e per noi di Macity indimenticabili. 

La disfida delle AirPods, vi diciamo quali comprare
Gli AirPods originali; quando vennero presentati iPhone 7 era lo smartphone di punta di Apple

Gli AirPods 2

Quanto detto per la prima vale anche per la seconda generazione degli AirPods (ma sarebbe meglio dire la versione 1.1), che è quella ancora in commercio (dal marzo 2019), con astuccio wireless opzionale, maggiore efficienza nella performance, leggermente più batteria in chiamata rispetto alla prima generazione, meno latenza e tempi di attesa per rispondere al telefono. Ci piacciono molto, così come ci piacevano gli AirPods della prima generazione. Li abbiamo usati al giorno del lancio e il passaggio è stato “indolore” (ergonomicamente sono identici, come detto). Abbiamo corso per prendere l’autobus, sonnecchiato in treno, camminato per strada, preso la bicicletta in campagna, tutto con le cuffiette sempre ben sicure dentro le orecchie.

Il grande vantaggio di questi auricolari, a parte il design iconico e il bilanciamento ottenuto dallo stilo “lungo” e dalla parte che entra nell’orecchio che è sostanzialmente uguale a quella di quelli con cavetto degli iPhone e iPod, è il modo con il quale si attivano e si controllano. Basta toccarli una, due o tre volte per dare i comandi. Molto comodo ad esempio se ci si trova all’aperto con i guanti d’inverno, o con le mani magari sporche di sabbia d’estate al mare. Inoltre, il “tap” a differenza della pressione con due dita sullo stilo (tipico degli AirPods Pro e più recentemente devo AirPods 3) non rischia di scalzare le cuffie.

In coda al supermercato, aspettando i bambini davanti a scuola d’inverno, mentre si sta facendo altro: basta alzare la mano e dare un colpetto per disattivarle o per rispondere a una telefonata. Fantastiche. Le funzioni base ci sono tutte ed è chiaro perché Apple con questo prodotto ha letteralmente conquistato il mondo.

La disfida delle AirPods, vi diciamo quali comprare
La chiamata a viva voce di Siri era una delle novità “top” degli Airpods 2

Gli AirPods di terza generazione

Gli AirPods 3 hanno fatto il loro esordio nell’autunno del 2021 e hanno subito portato in evidenza alcuni fattori. Manca ancora la funzione di cancellazione elettronica del suono o quindi anche trasparenza. Sono di forma “cicciotta” con stelo corto, praticamente identici alle Pro di cui parleremo a breve ma senza il gommino. Hanno però tutte le funzioni più avanzate per l’audio lossless e spazializzato che funziona (come per le Pro) in molte applicazioni ad esempio anche dal player YouTube su Safari oltre che da Apple Tv+ e QuickTime; attenzione però, non funziona su VLC.

Li abbiamo comprati con scetticismo, aspettandoci che un prodotto costoso e dall’ergonomia apparentemente simile alle Pro fosse limitato sia come uso che come opportunità economica. Ci siamo ricreduti. Stanno benissimo nell’orecchio, non l’affaticano, hanno le funzioni audio più avanzate e, se non vi serve la cancellazione del suono, sono perfetti. Come giustificare il prezzo paragonabile a quello delle Pro? Ci arriviamo tra un attimo.

Gli AirPods Pro

Per gli Airpods Pro sono stati nella prima versione ad ottobre 2019,  precedendo le AirPods Max (ma qui non ne parliamo). Sono stati i primi auricolari a cancellazione del rumore di Apple, costruiti con un approccio completamente diverso rispetto a quelli “normali”. Nell’autunno del 2022 sono stati sostituiti dagli Airpods Pro di seconda generazione.

Airpods USB-C

Nel settembre del 2023 questo stesso modello con la modestissima (ed ininfluente per ora) suono Lossless se usate con Apple Vision Pro, sono state leggermente modificate per introdurre una custodia con connettore USB-C.

Questo rende più agevole ricaricare gli auricolari usando lo stesso cavo degli iPhone 15 e iPhone 15 Pro, anche questi ora con porta USB-C. Gli Airpods Pro con USB-C possono essere anche ricaricati collegando il cavo USB-C ad un iPhone con porta USB-C e la loro custodia è certificata anche per resistere alla polvere.

Airpods Pro vs Airpds 3

Detto questo e sottolineato che per il resto non c’è alcuna diversità tra Airpods Pro con Lightning e Airpods Pro con USB-C, diciamo qualche cosa del confronto con Airpods 2.

Esteticamente i due prodotti sono identici. Con il lancio hanno rappresentato una dipartita dal design originale che è stato poi ereditato dagli Airpods di terza generazione. Sono più grandi degli Airpods 2 perché dentro hanno più elettronica e microfoni invisibili ma necessari alla cancellazione del suono oltre che alla registrazione dell’audio, uno stelo molto più corto che va afferrato e “spremuto” per le varie funzioni, infine i gommini di silicone in tre taglie che servono a gestire l’aderenza delle cuffie all’interno dell’orecchio.

I Pro consentono di gestire la cancellazione elettronica del suono, un normale effetto “tappo” passivo e la funzione trasparenza che a comando fa passare il suono dall’esterno. Inoltre, sono predisposti per funzionare con le funzioni più avanzate dell’audio loseless di Apple e soprattutto dell’audio spazializzato, che però è arrivato dopo. Gli AirPods normali di prima e seconda generazione non sono compatibili con queste nuove funzioni. 

La disfida delle AirPods, vi diciamo quali comprare
Gli Airpods Pro di prima generazione

La seconda versione non è una rivoluzione rispetto alla prima versione ma affina notevolmente la funzione di riduzione del rumore (più potente) e introduce una custodia compatibile con Dov’è. In pratica è possibile trovarla grazie al chip U1 e anche farla suonare (ha un piccolo altoparlante integrato).

Con iOS 17 gli Airpods Pro di seconda generazione hanno ottenuto alcune funzioni interessanti. Tra queste: audio adattivo (un sistema che regola l’ANC a seconda del rumore ambiente), rilevamento conversazioni (abbassa il volume a seconda che siamo o meno parlando), volume personalizzato (bilanciamento del volume a seconda delle abitudini), connessione automatica delle cuffie quando si passa da un dispositivo all’altro, funzione muto con una pressione sullo stelo.

Questi auricolari li abbiamo attesi a lungo perché abbiamo sperato che Apple presentasse auricolari a cancellazione del suono da tenere sempre in tasca. Quando sono arrivati il risultato tecnico è stato eccellente ma alcuni problemi, che non abbiamo riscontrato solo noi, limitano il nostro entusiasmo anche giunti alla seconda versione.

Per noi sono risultati straordinari dal punto di vista della resa sonora e della capacità di cancellare i rumori esterni (geniale anche la funzione di trasparenza, che all’epoca del lancio degli AirPods Pro non era diffusa nel settore e che ora ha anche la modalità adattiva), l’audio spazializzato qui è al massimo, ma sono più scomodi e faticosi da indossare degli AirPods di prima e seconda generazione.

Troviamo in particolare poco digeribile il fattore di forma: sono più tozzi e hanno uno stilo corto con invece un elemento di grandi dimensioni che entra dentro l’orecchio. Lo stilo deve essere afferrato con due dita e “strizzato” per accendere e spegnere la musica oltre che per tutte le altre funzioni. Così come abbiamo trovato faticoso oltre che sempre scomodo il sistema a gommini (ce ne sono di quattro misure nella seconda generazione) per l’isolamento dell’orecchio dall’esterno e quindi per la riduzione del rumore.

Recensione Airpods Pro 2, il totale è più della somma delle parti
Gli Airpods Pro di seconda generazione

Intendiamoci i gommini danno un grande contribuito per isolarci dall’ambiente e un altrettanto importante aiuto dal punto di vista sonoro. Però bisogna azzeccare la dimensione giusta che non è una cosa facile e anche raggiunto questo obbiettivo con il passare del tempo affaticano l’orecchio.

Chi scrive non riesce a superare le due ore di utilizzo: sembra tanto ma è in realtà il tempo di un viaggio in treno, ad esempio, di media lunghezza. In più gli auricolari tendono a fuoriuscire perché poco alla volta il canale auricolare per l’umidità della pelle tende a diventare scivoloso.

Comprare gli AirPods 2

Ha senso comprare gli AirPods di seconda generazione? O continuare a sfruttare per chi li ha ancora AirPods 1? Ce lo siamo chiesti anche noi. I vantaggi sono in parte per la qualità del suono, che comunque è più che decente con buoni bassi, presenza pronunciata e una certa esuberanza agli alti volumi o se calzati bene nelle orecchie.

Invece, la disponibilità di “Ehi Siri” nella versione 2, il “tap” per la gestione dei comandi anziché lo “squeeze” e una ergonomia notevolissima (a chi sta scrivendo in tre anni non sono mai cadute dalle orecchie neanche correndo o facendo esercizio fisico) li rendono un’ottimo acquisto. Certo, la forma è meno “hip” dei modelli più nuovo, ma funzionalmente si difendono ancora molto bene rispetto alla versione 3.

Se non avete altri AirPods e volete risparmiare o spendere il meno possibile, comprare gli AirPods di seconda generazione è una scelta razionale e non la rimpiangerete. Vi mancherà però la funzione di audio spazializzato. Almeno a noi mancherebbe.

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Comprare gli AirPods 3

Gli AirPods 3 costano sostanzialmente più degli AirPods 2 e poco meno degli AirPods Pro a fronte di quei vantaggi? I punti di forza sono la spazializzazione del suono e la gestione dei formati loseless sui quali Apple sta investendo molto. Inoltre, il nuovo modello fa passi avanti dal punto di vista ergonomico rispetto ai vecchi AirPods perché hanno il vantaggi del formato più compatto dei Pro ma senza il problema del gommino.

Con un uso quotidiano ormai consolidato, possiamo soggettivamente (le cose non sono così per tutti) dire che non presentano nessuno dei limiti di comodità e del modo di calzare rispetto ai Pro. Anche la qualità del suono è molto buona e seppure leggermente inferiore a quella degli AirPods Pro per via della mancanza dei gommini auricolari che “isolano” e proiettano tutto il suono dentro il canale auricolare, staccano comunque gli AirPods di seconda generazione in maniera netta.

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Comprare gli AirPods Pro

Gli AirPods Pro  sono più costosi e sono anche quelle più laboriosi da utilizzare. La custodia è la più ingombrante (anche se sta perfettamente nel taschino porta-zippo dei jeans di un adulto), l’autonomia molto buona e le funzioni favolose.

La gestione della cancellazione o amplificazione del suono è molto ben fatta e l’aggancio al bluetooth rapidissimo. Apple ha fatto miracoli anche nell’ottimizzazione della gestione delle cuffie su più apparecchi quindi se avete un set completo (iPhone, iPad, MacBook, iMac e Apple Tv); la resa sonora è nettamente superiore a quelle degli altri tipi di cuffie, con una gamma di frequenze molto più ampia, suono modellato molto bene, effetto amplificato per i bassi grazie al fatto che i driver sono “sigillati” dentro il canale auricolare.

Per questo tecnicamente non c’è proprio ragione per cui non dovreste comprarle.

La maggiore criticità è il bilanciamento ergonomico non ottimale per via dello stelo molto corto e poi i gommini di silicone complicano la calzata: chi scrive ha sempre fatto fatica a trovare la combinazione giusta e dopo due-tre ore, come detto, si prova una certa fatica all’orecchio che non c’è invece con gli AirPods normali.

Passare dagli AirPods di seconda generazione a questi auricolari per chi scrive è stato quindi un vantaggio in termini di resa sonora e isolamento ma non tanto in termini di usabilità. 

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In conclusione

Ed eccoci al “domandone” finale: quali AirPods dovrei compare? La risposta mette in crisi molti dei lettori che ci chiedono personalmente o ci scrivono e al quale pensiamo di poter dare una risposta precisa, anche se ovviamente personale, perché questi auricolari li abbiamo avuti tutti e li abbiamo usati tutte intensamente.

A fronte di questo la risposta che ci siamo dati è che sparare nel mezzo, quindi andare sugli AirPods 3, è la scelta più giusta. Perderete le funzioni di cancellazione del rumore degli AirPods 3 ma avrete tutto il resto e guadagnerete per alcuni aspetti: l’ergonomia è migliore, vi affaticherete meno le orecchie, la custodia è anche più piccola di quella degli AirPods Pro e alla fine spenderete meno, persino con gli sconti

Dovreste invece comprare le AirPods 2 se l’obbiettivo è quello di spendere il meno possibile per avere un paio di auricolari buoni per tutte le occasioni, capaci di fare tutto l’essenziale, eccellenti per l’integrazione con gli iPhone, “compatibili” con tutte le orecchie.

E gli AirPods Pro? Chi dovrebbe comprarli? Tutti coloro che sono certi che degli auricolari in ear con gommini non sono un problema. Se appartenete a questa categoria, a fronte di una custodia leggermente più grande e spendendo di più avrete la cancellazione del rumore e un prodotto che non mancherà di darvi grandi soddisfazioni anche dal punto di vista musicale.

Dove comprare

Gli Airpods si trovano ovunque. Spesso con ampi sconti (tranne che nei negozi Apple). Potete trovarli quindi senza problemi. Se volete il massimo sconto quasi sempre questo è disponibile su Amazon anche se a volte capitano ottime occasioni anche presso i grandi retailer. La massima assistenza possibile, configurazione e consigli è invece una esclusiva dei negozi con la Mela siano essi quelli ufficiali che gli Apple Premium Resellers.

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