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L’accordo tra Apple e sviluppatori per un fondo da 100 milioni di dollari ottiene il primo accordo preliminare

Tim Sweeney, il CEO di Epic Games, è indicato tra i partecipanti ad una conferenza organizzata in Corea del Sud per la prossima settimana, un incontro tra sviluppatori che criticano le policy dell'App Store e nel corso del quale si discuterà di equità nell'ambito dell'ecosistema delle app per dispositivi mobili.

La giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha negato la sospensione che Apple aveva richiesto relativamente a modifiche da apportare all’App Store, dopo il provvedimento che ha chiuso il primo grado di giudizio nella causa che visto contrapposte Epic Games e Apple.

Epic si oppone alla sospensione che Apple ha richiesto relativamente a modifiche da apportare all'App Store, affermando che la Casa di Cupertino non ha fatto ab...

Google ha controcitato in giudizio Epic Games, accusando quest'ultima di avere violato il contratto firmato per presentare Fortnite sul Play Store, offrendo metodi di pagamento esterni.

Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, punta il dito anche contro opzioni presentate da Apple nelle Impostazioni di iPhone e iPad, dove vengono pubblicizzati servizi Apple con modalità che agli sviluppatori non sono permesse.

Apple ha deciso di ricorrere all’appello per la sentenza di settembre che ha visto la Mela impegnata contro Epic Games, demolendo molte delle tesi accusatorie dello sviluppatore di Fortnite.

Apple non permetterà a Fortnite di tornare su App Store fino a quando la battaglia legale con Epic Games non sarà completa.

Tim Cook considera la prima sentenza Epic vs Apple una vittoria per Cupertino: in un incontro con i dipendenti dichiara «Non vedo l’ora di andare avanti»

Epic Games ha versato 6 milioni di dollari nelle casse della Mela, come ordinato dalla giudice al termine del lungo procedimento giudiziario che ha visto contrapposte Apple ed Epic.

Epic Games ha presentato appello cercando di impugnare quanto recentemente stabilito dalla giudice distrettuale della California nella decisione arrivata al termine del processo tra Apple ed Epic Games.

Per il CEO di Epic, la sentenza sulla questione che vedeva l'azienda contrapposta a Apple, non è una vittoria né per gli sviluppatori né per gli utenti.

Notizie buone e meno buone dal punto di vista di Apple nel caso che vede contrapposta la Casa di Cupertino con Epic Games. Secondo il giudice, la Mela non può impedire opzioni di pagamento esterne all'App Store ma Epic ha infranto le regole dell'App Store e deve pagare 12 milioni di dollari a Apple.

Epic Games vuole riottenere il suo account sviluppatori giacché intende riproporre Fortnite sull'App Store in Corea del Sud dopo l’approvazione del disegno di legge contro il monopolio dei pagamenti digitali.

Un timido ma significativo passo avanti permette a Apple di risolvere dei punti critici lamentati da alcuni sviluppatori con l'App Store.

Google si sentiva minacciata dal sistema di pagamento alternativo previsto in Fortnite e avrebbe pensato di comprare "una parte o tutta Epic Games", in modo da impedire agli sviluppatori di trasformarsi in loro competitor.

Tim Sweeney, CEO di Epic Games, attacca Apple per la funzionalità che permetterà di individuare immagini pedopornografiche caricate su iCloud e scambiate tramite Messaggi, lasciando passare l'idea che l'iniziativa di Apple sia solo un pretesto per consentire a governi e regimi vari di effettuare operazioni di sorveglianza.

Il CEO di Tesla continua a punzecchiare Apple. Dopo l'uscita di pochi giorni addietro con osservazioni sull’uso del cobalto, Elon Musk critica commissioni per l'App Store.

Il gruppo di avvocati che difende Apple nella causa che vede contrapposta l'azienda di Cupertino con Epic ha ricordato al giudice una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti in merito a un precedente caso che ha riguardato la National Collegiate Athletic Association

Microsoft Store non chiederà più commissioni per gli sviluppatori di app che utilizzano propri metodi di pagamento; tuttavia, continuerà a chiedere per i giochi.

La causa con Epic Games fa riferimento alla capacità del giudice di capire cosa sia Apple e cosa faccia con il suo store. Solo che bisogna trovare le immagini giuste

Il CEO di Apple, Tim Cook, ha testimoniato nell'ambito del processo che vede contrapposte Apple ed Epic Games e in varie domande il giudice Yvonne Gonzalez-Rogers ha sottolineato anomalie nelle policy di Cupertino per l'App Store.

Secondo Apple, Epic Games sarebbe una pedina mossa da Microsoft, che non ha voluto impegnarsi pubblicamente nelle accuse contro App Store

Nell'ambito del processo che vede contrapposte Apple ed Epic, il Senior Vice President of Software Engineering di Apple, ha risposto alla domanda del perché su macOS è possibile scaricare e avviare app da qualsiasi fonte, e non è invece possibile farlo su iPhone e iPad.

Nell'ambito del procedimento giudiziario che negli USA vede contrapposte Apple ed Epic Games, è stato chiamato a testimoniare Phil Schiller, Apple Fellow responsabile dell'App Store.

Tim Cook darà il meglio di sé, più che nei keynote e nelle presentazioni Apple: come si sta esercitando per la sua deposizione al processo Apple contro Epic

Dalle domande fatte ai periti chiamati nel procedimento che vede contrapposte Epic ed Apple, pare di capire che il giudice stia pensando ad un compromesso.

Apple potrebbe vincere contro Epic, facendo però qualche concessione.

Il malware XcodeGhost che era stato nascoste in copie di Xcode (strumento di sviluppo di Apple) distribuite illegamente, è stato sfruttato per creare circa 2500 app pericolose.

Nel corso del processo che vede contrapposte Apple ed Epic Games sono stati mostrati documenti con dettagli sulle app inviate ad Apple per la distribuzione sull'App Store e rifiutate dopo le procedure di revisione delle stesse.

Nelle email interne svelate nel processo contro Epic, il vice presidente di App Store dichiara che Cupertino promuove sempre app concorrenti, escludendo blocchi e limitazioni

Dal processo che vede contrapposte Apple ed Epic Games emerge che la Casa di Cupertino ha una "whitelist" che in alcuni casi permette ad alcuni sviluppatori di usare in anteprima alcune funzionalità prima di altri.