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Le varianti di iPhone 15 sono più di quelle che pensate

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Apple ha presentato la sua nuova linea di iPhone 15, nelle versioni normale e Pro, con due modelli per ciascuna linea: 6,1 e 6,7 pollici di schermo, rispettivamente iPhone 15 Plus e iPhone 15 Pro.

Queste quattro sono apparentemente le varianti del telefono di quest’anno (come dell’anno scorso) e le abbiamo recensite qui: iPhone 15 e iPhone 15 Pro. Tuttavia, le varianti sono molte di più. Grazie ai riscontri che abbiamo potuto fare semplicemente confrontando le specifiche dei modelli in commercio in Italia e in altri Paesi, siamo arrivati a contare un totale di venti versioni diverse. Ma probabilmente sono di più perché ci saranno anche altre variazioni che non sono immediatamente verificabili.

Quando parliamo di “varianti” non ci riferiamo ovviamente a differenze minime per quanto riguarda ad esempio le scatole del packaging o per l’approvvigionamento delle componenti: le memorie e altri chip nonché l’assemblaggio avviene da sempre in più fabbriche diverse rispettando le medesime specifiche, ovviamente. Invece, si tratta proprio di modelli con delle diversità strutturali che si possono far risalire a due elementi particolari: il chip 5G fornito da Qualcomm e la eSim.

Non tutti i modem sono uguali

Nei modelli di iPhone commercializzati negli Usa c’è una componente del modem 5G che è assente nel resto del mondo, così come accadeva peraltro anche l’anno scorso con il modello di iPhone 14. Si tratta della componente (e relativa antenna e circuiteria) per le cosiddette onde millimetriche (le “millimiter waves” o mmWave, come indicato dalle specifiche anche del consorzio 5G).

Le onde millimetriche (banda alta del 5G) sono quelle su radiofrequenze superiori a 24 GHz. Maggiore è la frequenza delle onde radio, minore è la lunghezza di ciascuna onda. A causa dell’alta frequenza delle onde millimetriche, la portata è limitata a 100-150 metri, rendendo oltretutto difficile la penetrazione negli edifici che hanno mura e strutture portanti che fanno da “gabbia” e ostacolano la propagazione del segnale rispetto alle frequenze tradizionali.

Il motivo però per cui vengono usate queste onde millimetriche, di cui si fece un gran parlare al momento del rilascio delle specifiche del 5G (forse la generazione tecnologica di telefonia mobile che ha fatto le promesse più grandi e avventante, mantenendone pochissime) è che sono velocissime e permettono di avere moltissimi dati: 10 Gigabit per secondo o più con aggregazione di più fasci di frequenza.

La scomodità è che servono moltissime antenne che poi servono pochi telefoni per volta. Risultato? Sono state implementate sostanzialmente solo negli Usa (anche in Giappone e Australia) nel centro delle città (poche) e nei luoghi pubblici come stadi, arene, mall, centri convegni.

In Europa e nel resto del mondo gli iPhone 15, come già i 14, vengono venduti senza la componente mmWave perché non sufficientemente supportata dalle compagnie telefoniche. E questo nonostante diversi Paesi abbiano recentemente reso disponibile lo spettro mmWave in Europa: infatti è un cane che si morde la coda: l’adozione della tecnologia mmWave per lo sviluppo del 5G è stata molto lenta perché il tasso di penetrazione dei dispositivi finali con modem mmWave soprattutto in Europa regione è molto basso (attualmente inferiore all’1%) e quindi, nonostante le frequenze siano state rese disponibili dai governi agli operatori, praticamente nessuna compagnia telefonica ha cambiato le costose antenne (e la rete retrostante) per adattarle alle mmWave.

Risultato? I quattro telefoni di Apple prodotti negli Usa sono diversi, per quanto riguarda questa componente, da quelli nel resto del mondo.

Ma non è finita qui.

Una eSim per domarle tutte

Abbiamo scritto più volte della epopea delle eSim (che adesso stanno diventando iSim) e del ruolo che Apple ha avuto nella vicenda del loro sviluppo.

Non stiamo a rifare tutta la storia ma vi consigliamo di leggere questi articoli che abbiamo scritto in passato: qui abbiamo spiegato come funzionano le eSim su iPhone, iPad e Android, qui abbiamo mostrato come installare una eSim con operatore Iliad, qui un resoconto del mercato spiegando anche cosa saranno le iSim, e qui infine come usare le eSim in viaggio grazie alle app di terze parti, che permettono di comprarle per avere dati ad esempio negli Usa o in Asia e America Latina a prezzi molto più contenuti (e con la comodità di non dover fare code o altro per acquistare la sim fisica in aeroporto).

Ecco le app per comprare le eSim in viaggio

La particolarità americana

Negli Usa la eSim è stata accolta a braccia aperte, tanto che Apple ha deciso, a partire dall’iPhone 14, di commercializzare apparecchi senza sportellino fisico per le Sim tradizionali. Sono disponibili anche modelli alternativi con Sim+eSim, cosa che porta le varianti dei quattro modelli iPhone a otto solo negli Usa.

Sembra poca cosa togliere lo sportellino del carrello per le Sim tradizionali, anche se pare essere una scelta che non tutti gli utenti condividono. Ma a prescindere dal ruolo che può avere dal punto di vista dell’uso, dal punto di vista tecnico è una impresa nell’impresa. La progettazione degli smartphone è una specie di puzzle estremamente complesso, con tolleranze molto limitate e che richiede scelte chiare perché dietro c’è una filiera di approvvigionamento e un processo produttivo molto preciso e delicato.

Semplicemente “togliere” la Sim e sostituirla con un sistema basato solo su eSim richiede una riprogettazione abbastanza avanzata di molte parti del telefono, dalla scocca sino alla circuiteria interna e al software di gestione della parte telefoniche.

Il mercato delle eSIM in crescita e si parla già di iSIM

Nel regno della nano-Sim

C’è poi un’altra variante di iPhone 15: da quando Apple ha introdotto le eSim (lo ha fatto con gli iPhone XS/XR) c’è stato un paese che non accetta questo tipo di apparecchi. Quel paese è la Cina. La patria dei telefoni dual sim, che non vuole per ragioni politiche oltre che commerciali dare la possibilità agli utenti di caricare e archiviare delle sim magari “di contrabbando” sugli apparecchi.

C’è chi dice che le eSim seguano un rigore tecnologico che impedisce di intercettarle anche con la complicità degli operatori telefonici locali, e chi invece sostiene che il rischio sia quello del download di eSim illegali da paesi stranieri. Fatto sta che i quattro modelli di iPhone 15 in vendita in Cina, a Macau e a Hong Kong hanno tutti lo sportellino e una inedita doppia nano-Sim, che si può acquistare solo in quel Paese. La versione di Hong Kong può essere anche acquistata a distanza via internet, tramite dei broker, per chi volesse avere un iPhone 15 con doppia nano-sim e sia disposto a pagarlo il doppio rispetto a un iPhone “normale”.

iPhone 15, i dettagli su ciò che si può collegare alla porta USB-C
Le colorazioni di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max: titanio nero, titanio bianco, titanio blu e titanio naturale.

Le altre eSim

Dalle nostre parti, come nel resto del mondo (e nelle varianti nanoSim-eSim con modem 5G mmWave) dei soli Usa e la versione dual eSim senza modem mmWave di Usa, Canada, Messico e Giappone), i telefoni di Apple arrivano con l’opzione di usare una seconda eSim in alternativa alla nanoSim tradizionale.

Non c’è nessun problema o controindicazione pratica a farlo, come abbiamo visto a seguito della nostra recensione-tutorial per Iliad parte della redazione ha “virtualizzato” la nanoSim senza alcun problema e la stessa cosa si potrebbe fare anche con altri operatori.

La comodità è che in realtà le modalità di funzionamento delle eSim dei telefoni. Invece, quelle usate sugli Apple Watch nella versione GPS + Cellular (e in generale sui dispositivi secondari) sono delle eSim particolari legate a una procedura di doppia sim che deve essere implementata dall’operatore telefonico, a prescindere che abbia reso disponibile una eSim. Per capirsi: non è possibile installare una eSim Iliad su un Apple Watch, perché si tratta di una procedura diversa che in Italia solo Tim e Vodafone supportano con l’opzione OneNumber mentre Windtre permette di attivare una eSim da usare esclusivamente su Apple Watch con un numero diverso da quello del telefono.

I primi benchmark confermano prestazioni record per iPhone 15 Pro

La vera comodità delle eSim

Le attuali eSim per gli utenti iPhone sono comode perché consentono di fare alcune cose che non è possibile fare con le nanoSim tradizionali, nonostante alcune limitazioni piuttosto fastidiose.

Tra le limitazioni: bisogna disattivare la eSim prima di trasferirla su un altro telefono. Questo può avere un costo da parte dell’operatore (purtroppo) o può essere più complesso del dovuto nel caso il telefono si rompa o venga smarrito o rubato, cioè senza la possibilità di disattivare la eSim sull’apparecchio. La procedura da remoto può essere fatta solo dagli operatori che si fanno pagare e spesso ci sono anche altri problemi.

Tra i vantaggi: l’iPhone permette di avere due numeri attivi contemporaneamente (a prescindere che si tratti di modelli con doppia sim fisica, ibridi o doppia eSim) ma solo uno può essere utilizzato per telefonare di volta in volta: non si possono cioè fare due chiamate in parallelo ma solo in sequenza.

Tuttavia, con tutti i modelli dotati di eSim si possono acquistare anche altre eSim e archiviarle sul telefono. Questo vuol dire tenere in caldo fino a otto eSim che possono essere lasciate “non attive” sul telefono e attivate al momento del bisogno. Oppure comprate e scaricare da una semplice app, ad esempio quando si viaggia e non si dispone di una tariffa particolarmente conveniente per l’estero (come accade con gli operatori ultra low cost).

Tutte le varianti della linea iPhone 15
iPhone 15 e iPhone 15 Plus sono disponibili in cinque colori: nero, blu, verde, giallo e rosa.

Sedici varianti di quattro modelli

Quindi, concludendo, i modelli di iPhone sono apparentemente quattro (la versione 15 e la versione 15 Pro con schermi da 6,1 e 6,7 pollici) ma in realtà bisogna contare quante sono le varianti.

Negli Usa ci sono otto varianti (con o senza doppia eSim, tutti con mmWave). Poi ci sono le varianti senza mmWave ma con doppia eSim per Canada, Messico e Giappone. Nel resto del mondo ci sono le sole varianti senza mmWave con una eSim e una nanoSim (disponibili anche in Canada, Messico e Giappone), mentre in Cina (più Hong Kong e Macau) la variante è unica: solo doppia nanoSim.

Tutto questo per un gran totale di 20 varianti complessive dei quattro modelli di iPhone 15. Se volete potete aggiungere anche altre otto varianti per il solo Giappone dove i telefoni, disponibili come visto con doppia eSim o eSim più nanoSim devono comunque avere lo scatto dell’otturatore della fotocamera che fa rumore, che si sente, per legge, per evitare foto indiscrete fatte in pubblico. È un rumore non silenziabile per via delle configurazioni del software di sistema (il rumore dell’otturatore è un suono simulato dal software del telefono, non c’è nessun otturatore meccanico che scatta) ma questo porterebbe il totale comunque a ben 28 varianti. Non male.

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