I processori PPC 970 di IBM consumano meno della metà in versione da 90 nanometri. La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi da Big Blue, nel momento in cui ha reso note le specifiche tecniche dei nuovi chip che dotano (per ora) solo gli Xserve.
Secondo quanto si apprende dai dati di IBM il PPC 970 a 2 GHz in versione 90 nanometri consuma solo 24,5W; nella versione da 13 nanometri (quella usata dai PowerMac G5) l’assorbimento di energia è di 51W a 1.8 GHz.
Il dettaglio è di assoluto rilievo per il mondo Mac. Un consumo inferiore significa infatti minori consumi e minore riscaldamento e, dunque, potenzialmente anche maggiori prospettive d’impiego nel campo dei portatili anche perchè é molto probabile che il primo PB con G5 non supererà gli 1.4 GHz ottenendo un consumo di 12,3W, non molto distante dai 7,5W ad 1 GHz che consuma l’MPC 7447.
Ma anche i desktop potranno beneficiare dei bassi consumi del PPC a 90 nanometri. Ad esempio Apple potrebbe essere in grado di incrementare in maniera sensibile la velocità dei chip senza avere problemi di raffreddamento.
Maggiori dettagli sulle tecnologie usate da IBM per ridurre in maniera così drastica i consumi e ulteriori informazioni sul PPC 970 da 90 nanometri, che sarà commercializzato come PPC 970FX, dovrebbero essere rese note nel corso della IEEE Solid State Circuits Conference che si terrà il prossimo mese di febbraio.