In un momento in cui l’intelligenza artificiale diventa sempre più presente nel quotidiano di milioni di persone, sia per quanto concerne il lavoro che lo svago, OpenAI sta iniziando a riflettere seriamente su un aspetto spesso trascurato: la salute mentale degli utenti di ChatGPT.
Interessante notare come l’azienda abbia deciso di inserire una novità in tal senso, proprio in un momento storico in cui l’utenza continua fortemente a crescere. OpenAI ha introdotto una funzione in grado di invitare gli utenti a prendersi una pausa quando le conversazioni si prolungano oltre il normale.
Prendersi una pausa dall’Intelligenza Artificiale
Si tratta di un semplice promemoria che appare sotto forma di finestra pop-up, con messaggi del tipo “Hai chattato per un po’ — potrebbe essere un buon momento per fare una pausa?”. L’utente deve cliccare all’interno del messaggio per continuare a usare il servizio. Un po’ come quando Netflix, dopo lunga maratona di streaming, vi chiede di confermare se siete ancora davanti alla TV.
Questo piccolo ma significativo cambiamento nasce dalla consapevolezza dei rischi legati a un uso eccessivamente prolungato dell’intelligenza artificiale, specialmente quando l’interazione con il chatbot tocca argomenti delicati o emotivamente complessi. Negli ultimi mesi, infatti, sono emersi casi preoccupanti in cui ChatGPT, con il suo stile sempre incoraggiante e accomodante, ha finito per rafforzare pensieri disfunzionali o addirittura pericolosi in utenti già fragili, minori inclusi.
ChatGPT, cronaca di un successo travolgente
Questa attenzione al benessere arriva in un momento di espansione senza precedenti per ChatGPT. OpenAI ha infatti annunciato che la piattaforma ha raggiunto i 700 milioni di utenti attivi a settimana, in forte crescita rispetto ai 500 milioni di marzo.
La crescita rispetto all’anno precedente è quadruplicata, con oltre tre miliardi di messaggi inviati ogni giorno su tutte le versioni del prodotto, dalle gratuite alle business, fino alle soluzioni per team e istituzioni educative.
Anche sul fronte aziendale, ChatGPT registra un’impennata: gli utenti paganti nel mondo professionale sono saliti a cinque milioni, rispetto ai tre milioni di appena un mese fa. Tuttavia, la concorrenza resta agguerrita. Google, ad esempio, dichiara che la sua funzione AI Overviews è utilizzata da circa due miliardi di utenti mensili, mentre il suo chatbot Gemini ha superato i 450 milioni di utenti attivi.
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