Gli iPhone 17 integrano il SoC A19: basato su una tecnologia a 3 nanometri di terza generazione, il chip in questione offre prestazioni potenti, efficienza e un enorme balzo avanti in termini di velocità. A19 vanta un “motore” per la gestione del display aggiornato, ISP e Neural Engine che rendono possibili funzioni come Apple Intelligence e acceleratori neurali integrati in ogni core della GPU che permettono – tra le altre cose – di eseguire modelli di IA generativa sul dispositivo.
L’A19 è al momento il chip che offre il miglior punteggio nei test single-core con i benchmark PassMark, valori che superano qualsiasi altro chip testato, inclusi processori per macchine desktop, tutto con consumi decisamente ridotti e sfruttando raffreddamento passivo.
Lo fa notare il sito Tom’s hardware evidenziando il punteggio nei test single-core di A19 e A19 Pro, numeri che superano chip desktop di Apple stessa come l’M3 Ultra (nelle varianti 28 e 32 core), l’Intel Core Ultra 9 285K e anche l’EPYC 4585PX di AMD, tutti raffreddati con sistemi attivi.

TDP
Impressionanti sono i dati relativi al TDP (Thermal Design Power), in altre parole la quantità massima di calore (misurata in watt) che la CPU genera a pieno carico, quello che il sistema di raffreddamento dovrà smaltire per mantenere la temperatura del processore entro una soglia limite. L’A19 richiede tipicamente 4W, il 285K di Intel richiede 44W e l’EPYC di AMD arriva a 56W: l’A19 è dunque anni luce avanti in termini di efficienza energetica.
Le cose ovviamente cambiando confrontando le performance multi-thread, dove – grazie anche al raffreddamento – è possibile generare potenza pur consumando più energia elettrica e prestazioni migliori rispetto ai compiti single-thread. Un confronto serio andrebbe fatto con applicazioni reali, tenendo conto del numero di core, il supporto per il multi-threading, la dimensione della cache e altri parametri ancora. Interessante notare ad ogni modo la possibilità per Apple di sfruttare ottimizzazioni a seconda delle necessità e questo spiegherebbe perché si vocifera del possibile arrivo di un MacBook “economico” sul quale vedremo il processore di iPhone, chip che garantirebbe velocità e grande autonomia.











