Dopo la scoperta dell’hack che permette agli utenti di installare gratuitamente contenuti che avrebbero dovuto altrimenti acquistare in modalità in-app purchase, Apple sembra abbia iniziato le sue indagini per risolvere la problematica, certamente non trascurabile e dannosa per gli sviluppatori che rischiano di perdere fatturato.
Il danno riguarda in ogni caso anche Apple, che da ogni vendita “sottratta” tramite l’hack non potrà incassare la sua commissione pari al 30% della transazione. La Mela per ora ha laconicamente commentato, su richiesta du The Loop, per iniziatica della portavoce Nathalie Harrison secondo la quale: “La sicurezza di App Store è incredibilmente importante per noi e la comunità degli sviluppatori. Prendiamo la notizia di questa attività fraudolenta molto seriamente ed ora stiamo indagando”.
Come già indicato, l’aspetto che rende l’hack particolarmente pericoloso riguarda la sua semplice attuazione, che non richiede jailbreak o altre procedure complesse, sebbene non funzioni con tutte le app. Il buco sarà chiuso con un aggiornamento di iOS oppure dell’SDK ?
Fonte: The Loop