Gli affari sono affari. Lo slogan dietro quale si lascia intendere che quando di mezzo ci sono i propri interessi, tutto è possibile anche quel che viene ritenuto… impossibile, si sta materializzando in un accordo tra Apple e Google. Le due società che da anni ormai marciano su strade ben distinte, se non addirittura stanno su trincee opposte pronte a spararsi non appena si presenta l’occasione, si sono strette in un abbraccio per andare a comprare i brevetti di Kodak. La notizia di un consorzio per rilevare alcune delle tecnologie della travagliata società che si occupa di fotografia digitale, viene diffusa da Bloomberg che cita fonti che vogliono restare anonime.
L’accordo, di cui si parla da questa estate, è finalizzato a rilevare in particolare una serie di brevetti nel settore della fotografia digitale che hanno un valore minimo di 500 milioni di dollari e sul quale stavano battagliando due gruppi: uno guidato proprio da Apple (e all’interno del quale c’erano anche Microsoft e Ventures Management), l’altro da Google. Sul piatto c’è la possibilità di usare questi brevetti, in fase di liquidazione per ridurre le perdite che Kodak ha subito e per le quali è ora sottoposta a procedura di amministrazione straordinaria, per i dispositivi mobili sui quali ambedue le società sono impegnate e sui quali, come accennato in apertura, è in corso una battaglia che coinvolge anche Motorola e Samsung.
L’unione di Apple e Google è evidentemente finalizzata a ridurre i costi che le due aziende andrebbero a sostenere nel caso si scatenasse una battaglia a suon di offerte e contro offerte, riproducendo un caso simile a quello di Nortel. L’azienda canadese aveva liquidato i suoi preziosi brevetti nell’ambito della telefonia cellulare e proprio Google, da una parte, ed Apple (con Rim e Microsoft) dall’altra si erano date battaglia portando i costi dell’operazione a livelli molto elevati, fatto non impensabile visto che al momento Google ed Apple sono i due principali protagonisti a livello mondiale nel settore degli smartphone.
Al momento né Apple né Google commentano la notizia di Bloomberg, né si ha idea di quando l’operazione potrebbe essere definita. Non è neppure chiaro se le altre società parte dei gruppi che si erano dimostrati interessati ai brevetti si uniranno alle due nemiche-amiche o costituiranno gruppi differenti, cosa sempre possibile anche se al momento non del tutto probabile, visto il potere di fuoco di Mountain View e Cupertino messe insieme.