Microsoft vuole mandare in pensione il formato Jpeg e sostituirlo con un sistema di compressione proprietario che sostiene essere più efficiente e più adeguato alle esigenze del mondo digitale moderno. Un’anticipazione di quello che Microsoft intende fare introducendo Windows Media Photo (questo il nome della tecnologia) è stato dimostrato nel corso della giornata di ieri alla WinHec, la conferenza degli sviluppatori hardware per la piattaforma Microsoft.
Wmp, secondo quanto sostenuto da Redmond, permetterebbe di creare immagini più piccole in termini di ‘peso’ in kb di quelle in jpeg ma con dettaglio e profondità di colori di molto superiori. Il target di mercato è quello dei dispositivi digitali da tasca, telefoni cellulari, in particolare, ma anche digicamere.
In attesa di avere maggiori informazioni sui progetti commerciali per Wmp (per ora Microsoft ha unicamente fatto sapere che intende supportare il formato in Windows Vista) diversi osservatori hanno fatto notare che l’idea, per quanto buona tecnologicamente possa essere, non avrebbe senso se Wmp non si trasformasse in un vero e proprio standard, grazie al supporto di altri sistemi operativi e a quello dei principali protagonisti nel capo della fotografia e dell’immagine digitale, ovvero Adobe ed Apple.
Tra i problemi che Microsoft potrebbe essere costretta ad affrontare c’è anche la questione della licenza. E’ molto probabile, se non certo, che Redmond imporrà , come già accade per Windows Media Video e Windows Media Audio, un costo di licenza per chi vorrà introdurre la tecnologia nelle sue applicazioni. Un costo troppo alto lascerebbe la situazione attuale invariata, visto che nessuno degli operatori dell’ambito consumer (i più sensibili al problema delle dimensioni dei file in rapporto alla qualità ) lascerebbe Jpeg, mentre i professionisti dell’immagine ben difficilmente sarebbero tentati dall’abbracciare Wmp visto che per questa categoria di utenza le dimensioni dei file sono del tutto relative rispetto alla qualità dell’immagine.