Napster: “La vendita non è esclusa”

Il passaggio dal file sharing dei primi giorni, quando Napster è stato il primo nome e anche quello più importante nel campo della musica digitale, a quello della vendita online legale dei brani non protetti da DRM è risultato più difficoltoso del previsto. A questo ha contribuito senz’altro il successo di iTunes ma anche alla comparsa di concorrenti agguerriti del calibro di Amazon.

Un piccolo gruppo composto da alcuni dirigenti contrari alle strategie del consiglio di amministrazione attuale, sosteneva in un comunicato stampa che la direzione non avrebbe preso in considerazione la vendita della società . Nella lettera inviata oggi agli azionisti di Napster il consiglio di amministrazione dichiara al contrario che strategie alternative per la sopravvivenza dell’azienda non sono escluse. Questo significa che una vendita rientra nel ventaglio delle opzioni possibili.

La lettera continua sconsigliando agli azionisti la nomina dei dirigenti dissidenti che si sono proposti per formare un nuovo consiglio di amministrazione, sostenendo che le persone in questione non hanno esperienze rilevanti nell’industria della musica digitale, non vantano esperienza in consigli di amministrazione, infine che il gruppo “alternativo” non ha proposto alcun piano sostanziale in grado di migliorare l’investimento degli azionisti. Tra i numerosi siti a pubblicare la notizia ricordiamo CNet.

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