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Rilascio update lenti sul Mac App Store, un rischio per la sicurezza?

La lentezza di Apple nel rilasciare le versioni aggiornate delle applicazioni nel Mac App Store mette a rischio gli utenti. E’ quanto afferma il blogger esperto in sicurezza Joshua Long, notando come la versione del browser Opera dell’omonima casa norvegese presente sul Mac App store (versione 11.01) non sia aggiornata dall’1 marzo 2011. Da quella data, Opera ha rilasciato alcuni aggiornamenti che aggiungono caratteristiche, risolvono bug e isolano alcune debolezze del software. L’ultima versione scaricabile dal web dello sviluppatore (11.11) risolve una vulnerabilità importante che poteva mettere a rischio la sicurezza consentendo a un attacker di inviare codice malevolo a Mac OS X. “Gli utenti che fanno affidamento all’App Store per verificare se il loro software è aggiornato, non sono consapevoli dei rischi legati alla sicurezza e potrebbero continuare a utilizzare versioni non sicure del browser Opera” afferma Long. Al lancio del Mac App Store lo scorso gennaio, uno dei vantaggi a favore del negozio on-line evidenziato era che i clienti sarebbero stati avvisati automaticamente quando eventuali aggiornamenti si fossero resi disponibili. Per Long, Apple non ha mantenuto le promesse: “Gli utenti che hanno scaricato Opera dall’App Store si ritrovano con una versione che è due release più vecchia rispetto all’attuale”.

Apple richiede agli sviluppatori di eliminare funzionalità di auto-aggiornamento dai loro programmi quando questi sono sottoposti al Mac App Store, rendendo la casa della Mela responsabile di notificare gli aggiornamenti. Thomas Ford, rappresentante di Opera, dice che la società è in attesa che Apple approvi la nuova versione per il Mac App Store. “Per il momento raccomandiamo ai nostri utenti di visitare opera.com e scaricare dal sito la nuova versione” dice Ford in un’e-mail con la richiesta di chiarimenti di InfoWorld.

 “Opera vanta un meccanismo di auto-update che rende gli aggiornamenti alle nuove versioni facili e veloci”. Quando gli utenti scaricano il browser dal sito della casa norvegese, la funzionalità di auto-update notifica le nuove versioni disponibili; se l’utente non effettua l’update, il browser si auto-aggiorna in modalità “silenziosa”, spingendo l’utente verso le nuove versioni. Secondo Long, anche altri software presenti sul Mac App Store come ad esempio Kindle for Mac, sono release arretrate rispetto alle nuove disponibili sui siti dei produttori. A onor del vero Computerworld ha ad ogni modo verificato che le prime 25 applicazioni a pagamento presenti sul Mac App Store sono tutte versioni nuove e aggiornate, in linea con le eventuali release scaricabili dai siti dei rispettivi produttori. Non è tuttavia la prima volta che Apple è accusata di “letargia”. Andrew Storms, direttore per le operazioni di sicurezza presso nCircle Security nota che la situazione non è nuova: basta guardare a cosa fa Apple con il sistema operativo. La casa di Cupertino è troppe volte lenta nel rilasciare aggiornamenti di sicurezza quando sono identificate vulnerabilità nel sistema operativo o a includere versioni aggiornate di plug-in di terze parti o componenti open-source di serie con il sistema. A volte Apple ha incluso gli aggiornamenti anche mesi dopo che gli sviluppatori di progetti open-source hanno reso disponibili update e patch.

In alcuni casi Apple ha deciso di lasciare all’utente o ai produttori software l’onere di scaricare e verificare la presenza dell’ultima versione disponibile di un software. E’ il caso, ad esempio, del Flash Player di Adobe: Apple non lo sta installando più di serie con alcuni computer e lascia all’utente il compito di scaricare e installare l’ultima versione. La buona notizia è che Adobe ha finalmente incorporato nell’ultima versione del Flash Player un meccanismo che verifica automaticamente la disponibilità di aggiornamenti.

[A cura di Mauro Notarianni]

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