Supponiamo che ad un costo modesto, il vostro vecchio computer, al quale siete pervicacemente affezionati, possa essere ringiovanito, per altri anni di onorato servizio: l’idea non vi tenterebbe almeno un po’?
Niente chirurgia plastica o stregoni, ma solo le schede acceleratrici di Sonnet Technologies, i quali, all’indomani degli annunci dell’esistenza di computer Apple con processori Intel, si sono affrettati a lanciare le proprie proposte sul mercato; proposte destinati a coloro i quali hanno fatto grossi investimenti in termini di periferiche e devono lavorare, produrre con “zero-downtime”, senza quindi dover attendere riscritture di driver o esser costretti a subire tutte le complicazioni di un passaggio così profondo come è quello di una nuova architettura hardware.
La prima proposta è quella relativa ai PowerBook Titanium della seconda generazione: per la precisione i modelli interessati all’upgrade sono i Titanium G4 550 e 667 Mhz, all’interno dei quali vengono trapiantati dei G4 7457 di Freescale a 1.2 Ghz, dotati di 512 KB di cache di secondo livello, funzionante alla stessa frequenza operativa del processore. Sul sito web del produttore alcuni grafici evidenziano l’incremento prestazionale tra il computer originale e quello modificato.
Il costo dell’operazione è di 500 dollari inclusivo di tasse e spese di spedizione all’interno degli Stati Uniti (è da rimarcare che a differenza di analoghe proposte, di produttori differenti, il processo di spedizione non è previsto per residenti al di fuori degli USA).
La seconda proposta è relativa ai PowerMac G4 delle generazioni “Sawtooth”, includendo i modelli con schede grafiche AGP, Gigabit Ethernet, Digital Audio ed i QuickSilver. Ad essi è destinata la scheda acceleratrice 1.7GHz Encore/ST G4 Duet, composta da un doppio G4 7447A da 1.7 GHz, anch’essi con 512 KB di cache di secondo livello, girante alla stessa frequenza del processore. Sonnet dichiara che il costo dell’upgrade è identico a quello della scheda dual G4 1.3 Ghz che va a sostituire: 600 dollari.
Per entrambi i prodotti, benché perda di significato ogni mese che passa, il primo tangibile vantaggio è quello di conservare una macchina che faccia il boot da Mac OS 9. In seconda istanza, avere un Mac OS X più scattante (sicuramente sacrificato dalla bassa velocità di clock), nonché della possibilità di utilizzare i più recenti software (iLife ’06 in testa), il tutto ad una frazione del costo di un nuovo computer.
Sonnet dichiara la totale compatibilità dei suoi prodotti con Mac OS X 10.3 Panther e 10.4 Tiger.