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App Store, la Corea del Sud indaga sui pagamenti in app

Apple è di nuovo oggetto di indagini da parte dell’Autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni in Corea del Sud: oltre ad Apple per App Store ci sono indagini in corso per Google Play Store e anche su One Store, il negozio digitale di app creato dagli operatori di telefonia coreani.

A essere contestate sono presunte violazioni nei meccanismi di pagamento in-app. A riferirlo è Reuters, spiegando che la Korea Communications Commissions (KCC) sta indagando su Apple, Google e One Store dal 17 maggio per capire se con i rispettivi store sono state violate norme relative ai pagamenti in-app.

Tali violazioni potrebbero riguardare ritardi ingiustificati nella revisione di app mobile, nel rifiuto, nel diniego in restrizioni, nella cancellazione, nel blocco di procedure di registrazione, rinnovo o nell’ispezione di contenuti mobile per i quali l’utente ha cercato di sfruttare meccanismi di pagamento di terze parti (bypassando le procedure previste di serie dallo store).

Nell’ambito delle indagini per presunte irregolarità, la KCC può emettere ordinanze di correzione e imporre sanzioni fino al 2% delle entrate medie annuali derivante dalle pratiche commerciali, ma mancano ancora dettagli per capire nello specifico cosa sta contestando l’Autorità coreana.

Commissioni sugli App Store, le startup coreane chiedono di avviare un’indagine

A gennaio di quest’anno, Apple ha fatto sapere che si sarebbe conformata alle nuove norme in Corea del Sud, eliminando la limitazione che impediva agli sviluppatori di richiedere pagamenti bypassando i sistemi di pagamenti di serie con App Store (scavalcando, in altre parole, l’App Store). Tra le possibili spiegazioni per l’indagine che riguarda Apple, il ritardo con il quale le nuove norme sono state recepite: bisognava adeguarsi da marzo ma Apple ha iniziato a informare gli sviluppatori della possibilità di scavalcare i suoi sistemi di pagamento in-app solo a giugno.

A novembre dello scorso anno, secondo le autorità della Corea del Sud la multinazionale di Cupertino non aveva fatto abbastanza per conformarsi alla legge che vieta agli operatori di app store di imporre regole comportamenti che possano costringere gli sviluppatori a utilizzare i loro sistemi di pagamento.

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