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Apple, la Corea del Sud boccia la proposta per pagamenti terze parti

La Corea del Sud è il primo paese al mondo ad aver approvato una legge contro l’obbligo imposto agli sviluppatori di usare i sistemi di pagamento di proprietà dei gestori degli app store: a gennaio Apple ha presentato la sua proposta per adempiere ai nuovi requisiti di legge, ma secondo la South Korea Communications Commission (KCC) la soluzione proposta da Cupertino «Manca di dettagli concreti».

Il punto di scontro è ancora una volta quello delle commissioni, perché le proposte presentate alla KCC sia di Apple che di Google prevedono di mantenere una commissione per la società per tutti gli acquisti effettuati si rispettivi app store, anche per quelli effettuati con sistemi di pagamento di terze parti. Questo in linea generale perché i dettagli specifici non sono stati rivelati.

Dalle dichiarazioni rilasciate dai portavoce di KCC e dai report provenienti dalla Corea del Sud, emerge che i legislatori del Paese temono che il mantenimento della commissione anche per i pagamenti terze parti indurrà gli sviluppatori a continuare a usare le piattaforme di pagamento proprietarie di Apple e Google. Con il respingimento della proposta di Apple, la Corea del Sud minaccia di inasprire la versione finale della legge in materia.Apple e Google devono rispondere alle legge sugli App Store in Corea«Come risultato di qualsiasi politica, se gli sviluppatori di app trovassero realisticamente difficile utilizzare un sistema di pagamento alternativo e ricorressero all’utilizzo del sistema di pagamento dell’operatore di app store dominante, non si adatterebbe allo scopo della legge» dichiara un portavoce di KCC, riportato da Reuters, aggiungendo che questa posizione probabilmente si rifletterà nell’ordinanza finale».

La situazione risulta molto simile a quanto sta avvenendo nei Paesi Bassi per le app di incontri dove Apple è obbligata a introdurre pagamenti terze parti. Anche qui i piani presentati da Apple sono stati giudicati inadeguati, portando a una multa di 5 milioni di euro a settimana, fino a un massimo di 50 milioni di euro, fino a quando Apple non si sarà conformata.

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