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Dal visore VR all’iPhone che cade come un gatto: i 10 brevetti Apple che (per ora) non sono un prodotto

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Apple registra annualmente decine e decine di brevetti ma, come non ci stanchiamo mai di ripetere per ogni nuovo brevetto individuato nei vari patent office del mondo, non sempre dispositivi e servizi presentati si trasformano effettivamente in prodotti concreti. The Telegraph ha compilato una lista di dieci interessanti brevetti di Apple, idee e dispositivi vari registrati da tempo ma che per motivi che rimarranno forse per sempre ignoti, non hanno mai visto la luce. Di seguito la galleria fotografica di dieci brevetti che forse avrebbero meritato attenzione e che non è detto oggi o domani possano trasformarsi in prodotti reali.

Visore per la realtà virtuale
Da anni Apple si interessa alla realtà virtuale e ha anche registrato il brevetto per un visore. Quello che vedete in questa foto è stato registrato nel 2008; è pensato per essere sfruttato in abbinamento ad un dispositivo portatile separato. Prodotti con funzionalità simili sono nel frattempo arrivati da Samsung e Google. Si dice che a Cupertino Apple ha un suo team dedicato alla realtà virtuale ma non è dato sapere se e quando qualcosa in questo settore con una Mela sopra arriverà

Brevettati da Apple

Bicicletta Smart
Ad agosto del 2010 nell’Ufficio Brevetti USA è stato individuato il brevetto denominato “Smart Bicycle System”. L’idea sembra quella di una biciletta smart in grado di comunicare con un iPhone o iPod controllando allenamenti e altri parametri con un’app specifica. Nel brevetto si spiega che è possibile collegare più bici insieme, offrire la possibilità di comunicare, controllare velocità, distanza, tempo, altitudine, pendenze, battito cardiaco, potenza, cadenza delle pedalate, velocità del vento, tragitto percorso e altri dati.

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Un iPhone pieghevole
Nel 2011 Apple ha brevettato un dispositivo che sembra a tutti gli effetti un iPhone pieghevole, un dispositivo in grado di piegarsi su stesso senza sforzo. Lo schermo probabilmente sfrutta delle particolari fibre permettendo all’utente di flettere il dispositivo. Anche i componenti interni (batteria e circuiti) sono progettati per essere piegati.

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Una action camera tipo GoPro
A gennaio del 2015 è stato individuato il brevetto di una fotocamera/videocamera stile GoPro controllabile in remoto da smartwatch e simili. In questo si fa riferimento a a una super fotocamera/videocamera stile GoPro controllabile in remoto da smartwatch e simili; nel brevetto si cita il marchio californiano in questione, evidenziando le debolezze di alcuni suoi dispositivi. Nel brevetto Apple spiega che il sistema potrebbe essere sfruttato in abbinamento a vari oggetti come caschi da bici, maschere sub, tavole da surf, manubrio per moto, ecc.

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iPhone con schermo olografico
In un brevetto del 2010 si parla di sistemi olografici, o meglio di schermi in grado di riprodurre effetti tridimensionali all’esterno di un dispositivo. Amazon ha prodotto simili dispositivi. Nel Fire Phone quattro telecamere frontali registrano continuamente la posizione del viso di chi guarda lo schermo e adattano l’angolazione dell’immagine al movimento degli occhi. Questo crea un effetto 3D chiamato da Amazon “prospettiva dinamica” presentando immagini che appaiono come una sorta di ologramma.

Un iMac Touchscreen
A ottobre del 2010 è stato individuato il brevetto nel quale si vede un vero e proprio iMac con touchscreen. Nel 2012 si parlò di alcune società che avevano fornito ad Apple campioni di touch panel da 20 e più pollici per la realizzazione di un iMac touchscreen che la casa di Cupertino aveva in cantiere.   Qualche mese dopo l’allora CEO di Apple, Steve Jobs, dichiarò che la tecnologia touchscreen non è adatta per essere usata su un computer da tavolo poiché, a suo dire, l’utente si stanca a interagire tutto il giorno con un grande schermo posto in verticale. Apple sembra abbia fatto test approfonditi e scoperto che le superfici touch con cui l’utente interagisce non devono essere messe verticalmente. “Dopo un po’ ti affatichi”, sostenette Jobs, “e il braccio vuol tornare giù; dal punto di vista ergonomico è terribile”.

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Un iPhone senza giunzioni visibili, tutto in vetro
Nel brevetto di Apple numero 8,773,848, intitolato “Fused glass device housings” è descritta una particolare procedura che permette la fabbricazione d’involucri in vetro, oggetti che appaiono alla fine della lavorazione senza giunture, permettendone la fabbricazione di dispositivi elettronici che sembrano un pezzo unico. Nei documenti di presentazione Apple propone un metodo costruttivo di fusione che permette non solo di migliorare la durata della struttura ma anche ottenere un design leggero ed esteticamente piacevole. Il brevetto spiega che il vetro periferico e gli angoli delle lastre di vetro planare possono essere fusi formando un materiale sufficientemente spesso da poter essere poi modellato meccanicamente nella forma desiderata. Nelle illustrazioni allegate al brevetto, si mostrano media player con display flessibili e angoli arrotondati. Per sostenere il telaio è sfruttata una tecnica che fonde il componente planare più debole nella struttura. Negli esempi si mostrano strutture con fori e aperture (utili per far fuoriuscire pulsanti e altri controlli) con speciali “nervature” che riducono i danni da flessione e le possibilità di rottura.

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Auricolari autoregolanti per iPhone
In un brevetto di luglio del 2013 si parla di particolari auricolari in grado di regolare il livello audio in base a come l’utente inserisce le retine degli auricolari, adattando i suoni di conseguenza. Su questo versante Apple ha registrato molti brevetti, incluso uno in cui parla di sensori integrati nelle cuffie, utilizzati per “comprendere” chi le sta indossando ed agire di conseguenza. Si potrebbe pensare ad una semplice funzione in grado di interrompere automaticamente la riproduzione musicale non appena togliamo le cuffie, lasciandola riprendere non appena le indossiamo di nuovo, oppure, in maniera più futuristica, capire quando le stesse cuffie sono indossate dall’utente principale avviando la riproduzione musicale del nostro iPhone, e successivamente capire che sono indossate dalla nostra ragazza ed avviare la riproduzione musicale dal suo iPod touch; ancora, questi sensori potrebbero essere in grado di capire lo stato d’animo dell’utente che le indossa ed avviare la riproduzione della musica più appropriata in quel preciso momento.

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Un media player da braccio
Nel luglio del 2011 è saltato fuori il brevetto di un “media player”, un dispositivo elettronico indossabile al polso completo di connessione dock, accelerometro, GPS, meccanismo per gli avvisi aptici. Il media player in questione non è mai arrivato ma molte delle cose che viste in questo brevetto sono state sfruttate in seguito per l’Apple Watch. Nel brevetto si parlava della possibilità di integrare più funzioni ricorrendo a diversi tipi di bracciali o di sostegni a seconda dell’uso e delle esigenze.

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Un iPhone che cade rotolando come i gatti
Un iPhone dotato del “riflesso verticale”, l’innata capacità dei gatti di raddrizzarsi quando cadono. È un brevetto registrato nel 2014; naturalmente nel documento non ci sono riferimenti ai felini ma la soluzione sembra ispirata ai ai simpatici quadrupedi. Per realizzare iPhone come i gatti, o meglio dotati della stessa abilità, gli ingegneri propongono di sfruttare i sensori interni per rilevare velocità e orientamento, mentre software e processore elaborano la traiettoria effettiva e quella ideale. Per correggerla viene proposto l’uso di un motore elettrico abbinato a un peso: in uno degli schermi questo dispositivo somiglia moltissimo al rotore per le vibrazioni dello smartphone.

 

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