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Earth Day, Lisa Jackson racconta le iniziative Apple e il tanto ancora da fare

Lisa Jackson, Vice President delle Environment, Policy and Social Initiatives per Apple, è apparsa livestream in occasione dell’”Earth Day Live” della rete no profit Earth Day Network, evento nel corso del quale ha brevemente delineato alcune delle iniziative ecologiche dell’azienda e invitato tutti a unirsi nella lotta contro il cambiamento climatico.

Nel messaggio pre-registrato trasmesso sul canale Twitch di Earth Day Network, la Jackson ha raccontato la storia del suo lavoro come ambientalista e ha parlato del suo mandato presso l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (EPA) sotto la presidenza di Barack Obama, spiegando che sue iniziative legate all’ambiente risalgono a molto tempo prima.

“Ero una bambina di 8 anni che aveva visto i suoi vicini a New Orleans combattere per le malattie causate dagli stabilimenti chimici dietro l’angolo. Una ragazza che nel 1970 scrisse una lettera al Presidente Nixon implorandolo di fare qualcosa per proteggere la salute delle persone e l’ambiente”, ha detto la Jackson (l’intervento è visibile qui). “Quello stesso anno negli Stati Uniti abbiamo celebrato l’Earth Day per la prima volta, e alla fine degli anni ’70, l’EPA ha aperto i battenti”.

La dirigente di Apple è stata Amministratore dell’Environmental Protection Agency dal 2009 al 2013. Ha iniziato a lavorare per la Casa di Cupertino occupandosi dal 2013 di iniziative ambientali e Apple ha creato per lei il suo ruolo ad hoc nel 2015.

Nel suo discorso la Jakcson ha messo in relazione l’attuale pandemia di coronavirus con le criticità ambientali. “Stiamo vivendo momenti nei quali la salute è sempre in primo piano”; ha aggiunto, “e il COVID-19 ci ricorda due verità essenziali: che l’umanità offre il suo meglio quando lavoriamo insieme e che la scienza è il nostro migliore strumento a disposizione per affrontare le sfide che abbiamo davanti”.

La manager di Apple ha sottolineato l’importanza della scienza collegandosi allo studio dell’EPA nel 2009 sull’emissione dei gas serra, spiegando che, da oltre dieci anni, da questi studi abbiamo prove inconfutabili che “non c’è tempo da perdere nell’affrontare i cambiamenti climatici”.

“La politica è una parte della soluzione, l’altra è l’innovazione”, ha detto ancora la Jackson. “Stiamo applicando la creatività di Apple e il suo spirito innovativo alla lotta contro il cambiamento climatico facendo funzionare tutte le nostre strutture nel mondo con il 100% di energie rinnovabili, aiutando i nostri fornitori a fare altrettanto”.

Nel 2018 Apple ha annunciato che le sue strutture globali sono alimentate con energia pulita al 100 percento, risultato che comprende negozi, uffici, data center e strutture in co-locazione nei vari paesi del mondo e accordi con sempre più fornitori per alimentare tutta la produzione esclusivamente con energia pulita.

La Jackson ha ricordato che Apple usa sempre più materiali riciclati. Nel 2017 l’azienda si è posta l’obiettivo di realizzare una intera filiera a ciclo chiuso: arrivare, un giorno, a poter costruire nuovi prodotti usando esclusivamente materiali riciclati, a partire da vecchi dispositivi. L’azienda non è ancora di grado di dire quando tutto ciò sarà possibile, ma la Jackson altre volte ha spiegato che le persone coinvolte in queste ricerche sono più impegnate che mai per raggiungere l’obiettivo.

Tra le iniziative di Apple dedicate al riciclo responsabile c’è anche Daisy, il nome dei robot che si occupano di disassemblate e riciclare gli iPhone, smontando milioni di dispositivi evitando che centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti elettronici finiscano nelle discariche.

Daisy è un robot in grado di smontare e riciclare i componenti di vari iPhone
Daisy è un robot in grado di smontare e riciclare i componenti di vari iPhone

Da tempo Apple usa a solo stagno riciclato per realizzare un componente fondamentale delle schede logiche principali di 11 prodotti diversi.  Grazie a una nuova lega ideata da Apple composta al 100% di alluminio riciclato, i  MacBook Air e Mac mini dal 2018 hanno un impatto ambientale pressoché dimezzato rispetto ai modelli precedenti. Dallo scorso anno l’alluminio recuperato attraverso il programma Apple Trade In viene fuso nuovamente per creare il guscio di MacBook Air.

Nel 2019 è stato aperto il Material Recovery Lab che si dedicherà allo studio di nuovi processi di riciclo. La struttura in questione, di quasi 840 metri quadrati, si trova a Austin, Texas, e si occupa di individuare soluzioni innovative basate sulla robotica e l’apprendimento automatico per migliorare metodologie tradizionali quali il disassemblaggio mirato, lo smistamento e la triturazione. Il Material Recovery Lab lavora con gli ingeneri Apple e il mondo accademico per valutare e proporre soluzioni utili ad affrontare le problematiche riscontrate dall’industria in materia di riciclo.

Evento Apple del 12 Settembre 2018: la vera innovazione è la sostenibilità

“Stiamo vedendo molti colleghi del settore scendere in campo e sappiamo tutti che c’è ancora molto da fare”, ha detto ancora la Jackson. “Abbiamo bisogno degli stessi compassionevoli e urgenti interventi visti in risposta al COVID-19 per consentire la transizione mondiale verso un’economia pulita e verde”. E ancora: “In questo 50° anniversario della Giornata della Terra, abbiamo molto di cui essere orgogliosi, tanto da sperare, e molto altro ancora da realizzare. I ragazzi che oggi hanno 8 anni si trovano a dovere affrontare sfide ancora più grandi ma sono consapevoli del lavoro urgente che ci attende e che la salute del nostro pianeta e dei nostri vicini è una causa per la quale vale la pena lottare”.

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