In Cina è emergenza piogge, un evento definito “il diluvio del millennio” con inondazioni che hanno messo in ginocchio intere metropoli, hanno causato già 18 morti, 200 mila evacuati e timori per migliaia di dispersi.
Foxconn – il più grande fornitore di Apple – ha fatto sapere che le inondazioni torrenziali nella metropoli di Zhengzhou, sul delta del Fiume Giallo, capitale dello Henan – zone nelle quali c’è il più importante impianto per la produzione degli iPhone – non avranno impatto sulle loro attività produttive.
In una dichiarazione a CNBC, Foxconn ha riferito che la sua principale fabbrica di Zhengzhou – non è stata colpita dalle gravi inondazioni che hanno colpito la città. La multinazionale, nota per essere la più grande produttrice di componenti elettrici ed elettronici per i produttori di apparecchiature originali in tutto il mondo, riferisce di avere attivato “un piano di intervento di emergenza, predisponendo in zona misure di controllo delle alluvioni” e di stare attivamente monitorando la situazione.
“Possiamo confermare che in tale località non vi è stato finora alcun impatto diretto alle nostre strutture e che stiamo attivamente monitorando la situazione e forniremo aggiornamenti secondo necessità”.
Il presidente cinese Xi Jinping ha definito «estremamente gravi» le inondazioni. Decine di città sono state colpite ed è stato necessario predisporre la chiusura delle strade principali e cancellare voli. Nella sola provincia di Henan vivono circa 94 milioni di persone. L’allerta meteo è stata il livello più alto mai visto. Immagini che circolano sul web e sui social mostrano strade sommerse, con auto e detriti alla deriva in acqua. Un ulteriore pericolo potrebbe riguardare una diga nella città di Luoyang che, si teme, potrebbe crollare dopo essere stata danneggiata dalle recenti piogge torrenziali.