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Il telecomando TV con tastierino numerico diventa obbligatorio

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) ha avviato una consultazione pubblica sulle linee guida per garantire la presenza dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale, nonché l’accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre: l’obiettivo è assicurare la presenza delle reti tradizionali di interesse generale sui televisori smart, dispositivi smart TV e anche relativi telecomandi, che come noto e apprezzato dagli utenti, danno la precedenza a piattaforme diverse e contenuti in streaming.

Il testo messo in consultazione prevede che il sistema di numerazione automatica sia installato su tutti i televisori di nuova generazione commercializzati in Italia, e che almeno uno dei telecomandi forniti congiuntamente a un dispositivo presenti i tasti numerici che consentono di accedere ai canali della televisione digitale terrestre.
I canali della televisione digitale terrestre devono, inoltre, essere accessibili tramite un riquadro o icona presente nella prima finestra delle home page.

Le linee guida in questione mirano a definire i criteri di qualificazione di un servizio come “di interesse generale”. I servizi di interesse generale, in base alle indicazioni di legge, “devono avere un adeguato rilievo sulle schermate dei televisori di nuova generazione”, scrive il garante AgCom, leggi smart tv; “Ciò per assicurare alla più ampia utenza possibile, […] la libertà di espressione, la diversità culturale e l’effettività dell’informazione”.

L’AgCom propone l’introduzione di un’icona ad hoc, immediatamente visibile nella home page dei dispositivi smart TV, che funga da unico punto di accesso ai servizi di interesse generale (SIG). Una volta entrati nella pagina dei SIG saranno visibili le seguenti icone:

  1. RAI, quale servizio pubblico;
  2. Le emittenti nazionali generaliste raggruppate per editori (Mediaset, La7, Sky e Discovery)
  3. Un’icona dedicata alle radio nazionali;
  4. Un’icona per le televisioni locali
  5. Altre icone che potranno raggruppare canali tematici

Nelle icone saranno presenti tutti i servizi di interesse generale forniti a titolo gratuito dall’editore. Gli editori, diversi dalla Rai e dalle emittenti nazionali generaliste, che intendono essere qualificati come “servizi di interesse generale” dovranno presentare apposita richiesta all’Autorità entro 30 giorni dall’approvazione definitiva del provvedimento.

Per il Garante le smart TV non devono discriminare le reti tradizionali

Nella consultazione è espressamente richiesto al mercato di proporre ipotesi migliorative. Il regolamento, disciplina anche le modalità di installazione e le condizioni di accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali, al fine di preservare la disponibilità e l’accessibilità dei contenuti fruibili tramite la piattaforma digitale terrestre.

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