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Il creatore di Cydia può avviare una causa antitrust contro Apple

Negli USA un giudice ha stabilito che lo sviluppatore di Cydia (il software che permette di effettuare procedure di jailbreak dell’iPhone e installare pacchetti di terze parti, non autorizzati da Apple), può presentare un’azione antitrust contro Apple dopo avere respinto le argomentazioni di quest’ultima, stabilendo che non è ancora trascorso il tempo massimo per la prescrizione.

A gennaio di quest’anno, la giudice Yvonne Gonzalez Rogers aveva accolto la mozione di Apple e rigettato il procedimento giudiziario che era stato avviato da Jay Freeman, creatore dell’App Store alternativo noto come Cydia.

Apple aveva presentato istanza di archiviazione affermando che la citazione era stata presentata oltre la finestra di quattro anni entro la quale la normativa antitrust federale permette di ricorrere in giudizio ma la giudice aveva stabilito altresì che Freeman poteva tentare di presentare emendamenti, rettificando in altre parole la citazione.

Giovedì 27 maggio, la giudice Gonzalez Roger si è pronunciata a favore del ricorso di Freeman, Lo riferisce Reuters spiegando che, benché le rivendicazioni per la prima causa rientrino nei termini della prescrizione, nella nuova richiesta si fa riferimento a presunte modifiche che Apple avrebbe apportate nel 2018 e 2021 a iOS con lo scopo di ostacolare distributori come Cydia.

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Freeman aveva citato in giudizio Apple nel 2020 per comportamenti anticompetitivi, accusando la Mela di usare “strategie anticoncorrenziali” che avrebbero “quasi distrutto Cydia”, prima del lancio dell’App Store, e i legali dello sviluppatore avevano puntato il dito contro il monopolio nella distribuzione di software. Secondo Cydia, senza il “monopolio illegale” di Apple nella distribuzione di app per iOS, gli utenti potrebbero scegliere “come e dove individuare e ottenere app per iOS”, e anche gli sviluppatori avrebbero a disposizione un metodo di distribuzione alternativo delle app.

Secondo lo sviluppatore di Cydia, il suo store alternativo è stato costretto alla chiusura nel 2018 per l’illegittimo controllo da parte di Apple sulla distribuzione di app per iOS.

Quando la citazione del creatore di Cydia fu presentata nel 2020, un portavoce di Apple aveva riferito che l’azienda avrebbe esaminato quanto contestato, negando l’esistenza di un monopolio, evidenziando la concorrenza dei dispositivi Android. Apple aveva inoltre evidenziato i vantaggi dell’App Store in termini di privacy e sicurezza, affermando che gli store di terze parti possono mettere in pericolo gli utenti per frodi e malwar

La giudice Gonzalez Rogers è la stessa che si occupa del caso che ha visto contrapposte Apple ed Epic Games.

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