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Intel, alla conquista del salotto con il Mac

Se IBM vuole conquistare il salotto con le console, noi lo faremo con il Mac. Questa la filosofia che avrebbe indotto Intel ad avvicinarsi e poi ad accordarsi con Apple. Ad avanzare la suggestiva tesi che la migrazione della piattaforma Mac verso i processori di Santa Clara sia anche frutto di un calcolo che non prescinde dai recenti movimenti nel campo dell’€™informatica dell’€™intrattenimento, è il New York Times.

Secondo il giornale di Manhattan, che fa cenno all’€™ipotesi nell’€™articolo, citato nei giorni scorsi, con cui rivela alcuni retroscena dell’€™accordo, Intel avrebbe intravisto nella scelta compiuta da Sony, Microsoft e Nintendo, le principali case mondiali impegnate nel settore delle console, un pericolo potenziale per il suo business. Poiché sia la PlayStation 3 che la Xbox come il Gamecube si proporranno non tanto come semplici strumenti per il gioco, quanto come media hubs, avendo al loro interno processori IBM, il rischio sarebbe quello di perdere quote di mercato o, se non altro, di vederle crescere meno di quanto Intel non auspicherebbe. Di qui la necessità  di trovare una soluzione per frenare la possibile emorragia nell’€™ambito del divertimento interattivo e l’€™intrattenimento digitale, soluzione che sarebbe rappresentata da Apple.

La casa di Cupertino, in effetti, appare avere le potenzialità  per immagine e know how per costituire un baluardo contro il regno delle console in quanto media hub. Apple non solo è in grado di creare hardware più potente e flessibile di quanto non possano esserlo stazioni come la Xbox e la PlayStation, ma ha anche ‘€œl’€™arma segreta’€, ovvero la combinazione di iPod più iTunes Music Store, il più diffuso player del mondo e il più frequentato negozio di contenuti digitali che oggi riproducono e vendono musica, ma che in futuro potrebbero fare la stessa cosa con i film.

Sia Apple che Intel, non è un segreto, sono interessate al campo del video per molti aspetti. Cupertino non solo è un pionere dell’€™alta definizione, ma è noto che sta attendendo che i tempi siano maturi perché il duo iPod e iTunes possa diventare un veicolo per la vendita on line di film. Intel non è solo un colosso dei processori, ma detiene brevetti e tecnologie fondamentali, che agiscono direttamente a livello del chip per rendere sicuri i contenuti digitali. In passato Intel, a riprova dell’€™interesse per i media hub, ha proposto anche prototipi di computer finalizzati ad operare in questo senso e servire video e audio ai televisori collocati nelle varie stanze della casa. Non si deve dimenticare neppure che Intel ha una enorme esperienza anche nel campo del wireless, un altro strumento indispensabile per rendere efficiente il media hub.

Apple e Intel insieme, dunque, sembrano essere in grado di presentare ad Hollywood e, ancora prima, ai consumatori una piattaforma di grande interesse e, in un tempo, alternativa e concorrente delle console. Lo strumento che si può immaginare è qualche cosa di simile ad un Mac mini basato su Intel e dotato di tecnologie wireless e di protezione dei contenuti digitali, in grado di distribuire video su vari terminali ma anche di operare acquisti on line e di comunicare con un iTunes video con un iPod di prossima generazione (magari basato su processori Xscale, anche questi prodotti da Intel), capace anche di riprodurre video. E se qualcuno dovesse obbiettare che a questo dispositivo mancherebbe, nei confronti della concorrenza di Sony e Microsoft, l’€™armata di sostegno rappresentata dai giochi basterebbe ricordargli che il Mac con Intel è in grado di far girare anche Windows, il che significa che potrà  attingere alla sterminata libreria di titoli disponibili per PC.

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