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La nuova guerra fredda del web: la Russia comincia a bloccare le VPN

I servizi VPN, le reti private usate per navigare in maniera privata camuffando l’indirizzo IP utilizzato, non sono graditi in Russia.

Alexander Zharov, sopraintendente alle telecomunicazioni, ha riferito all’agenzia di stampa Interfax che saranno fermate le attività di nove importanti VPN, incluse ExpressVPN e NordVPN, per avere rifiutato di bloccare siti internet bannati in Russia, tenendo conto di una blacklist stilata dal governo che finora non aveva impedito ai più smaliziati di bypassare il blocco accedendo a servizi di tunneling crittografati.

Lo Stato transcontinentale ha chiesto a dieci aziende di tenere conto della blacklist ma solo una, Kaspersky, ha accettato (è un’azienda russa con sede a Mosca e deve pertanto per forza conformarsi alle richieste governative); alciuni sviluppatori di VPN non hannop ancora deciso come comportats ma affermando che proveranno a resistere rispondendo alle rihieste. NordVPN, riferisce che – a suo modo di vedere – questa imposizione viola gli accordi di servizio stipulati con gli utenti.

Il governo russo da tempo ha ordinato anche ISP (Internet Service Provider) di bloccare alcuni siti ma, come accennato, finora questo blocco poteva essere aggirato usando le VPN e altri servizi che garantiscono l’anonimato.

Le dieci VPN che il governo intende bloccare, sono: ExpressVPN, NordVPN, IPVanish, HideMyAss!, TorGuard, VPN Unlimited, Kaspersky Secure Connection, OpenVPN, Hola VPN e VyprVPN. nell’atto di notifica inviato alle aziende in questione si spiega che “In accordo con il paragrafo 5 dell’articolo 15.8 della legge federale n° 149-FZ del 27-07-2006 ‘Sulle informazioni, l’informatica e sulla protezione delle informazioni’ vi informiamo della necessità di adeguarvi al sistema FGIS di ban dei siti internet, entro 30 giorni dalla ricezione della presente”.

Alcune aziende hanno immediatamente interrotto il servizio; altre, proveranno a rispondere. Tra le altre richieste del governo, ottenere in brevissimo tempo informazioni sulle compagnie, inclusi i nomi, gli indirizzi e le informazioni di tassazione.

All’inizio dello scorso mese, Vladimir Putin ha firmato una nuova legge su Internet. Il provvedimento, già passato alla Duma nei mesi scorsi anche in risposta alle mosse di cybersicurezza statunitensi, dovrebbe potenzialmente consentire – in caso di necessità di isolare l’infrastruttura russa dalla rete internet mondiale.

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