L’idea è venuta a molti, ma a realizzarla e renderla pubblica per primi sono stati quelli di Boinx, softwarehouse americana specializzata in software dedicato al video, soprattutto per iSight
Quelli di Boinx hanno acquistato quattro Mac mini, probabilmente allo scopo di creare quattro economiche ma potenti postazioni lavorative basate su Mac (e chi, in questi giorni, se ne ha la necessità , non ci sta pensando?), ma già che c’erano hanno provato a fare un’altra cosa.
Sfruttando Xgrid, il software di Apple che nella sua seconda versione sarà inserito direttamente di default dentro Mac OsX 10.4 Tiger e del quale abbiamo già parlato, quelli di Boinx hanno messo uno sopra l’altro i quattro Mac mini, creando un piccolo ma potente cluster.
Ma c’è di più, perché un altro gruppo – questa volta solo di appassionati – ha realizzato un disco raid (cioè un disco virtuale composto da più dischi, con mirroring per mantenere l’integrità dei dati in caso di errori di uno dei dischi fisici) con quattro iPod shuffle.
L’esperimento, che in realtà è poco più di un gioco visto che la convenienza anche solo da un punto di vista tecnologico più che economico è minima, è servito per creare un unico disco virtuale da 3,9 GB. Volendo, sarebbe stato possibile realizzare un raid in mirroring da due GB (cioè la metà del totale, tarata sul disco più piccolo tra quelli presenti) che avrebbe anche garantito la possibilità di un mirroring di sicurezza dei dati…