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Cambridge Analytica ed email sparite, sanzionata ex dirigente Meta

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Un giudice del Delaware ha sanzionato Sheryl Sandberg, ex Chief Operating Officer (COO) e consigliere di Meta, per avere presumibilmente cancellato mail legate allo scandalo Cambridge Analytica sulla privacy.

La decisione arriva nell’ambito di una causa intentata alla fine dello scorso anno da azionisti Meta contro Sandberg e un altro ex membro del Consiglio di amministrazione, Jeff Zients. Secondo i querelanti Sandberg e Zients hanno usato indirizzi di posta elettronica personali, e non quelli Meta di lavoro, per comunicazioni legate alla questione dei dati Facebook – Cambridge Analytica.

Ricordiamo che si tratta di uno dei maggiori scandali politici e per il social avvenuti all’inizio del 2018, quando fu rivelato che Cambridge Analytica aveva raccolto i dati personali di 87 milioni di account Facebook senza il loro consenso e li aveva usati per scopi di propaganda politica.

Secondo le accuse dei querelanti, Sandberg e Zients hanno cancellato messaggi dalle loro caselle email, nonostante disposizioni dei giudici a non eliminare nulla.

Il giudice del Delaware che sovrintendeva il caso ha ritenuto le accuse valide, stabilendo che Sandberg sfruttava un indirizzo Gmail personale usando uno pseudonimo anche per comunicazioni potenzialmente rilevanti al caso in esame e avrebbe volontariamente eliminato alcuni messaggi. La difesa sostiene che tutte le mail di lavoro della Sandberg sono conservate sui server di Facebook.

Ex dirigente Meta sanzionata per email Cambridge Analytica sparite

La raccolta illecita di dati personali su Facebook da parte di Cambridge Analytica fu segnalata la prima volta nel 2015 da Harry Davies, giornalista di The Guardian; lo scandalo scoppiò più tardi, nel 2018, dopo le rivelazioni di una gola profonda, un ex dipendente di Cambridge Analytica, Christopher Wylie. Mark Zuckerberg fu portato ad accettare di testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti, scusandosi ma apparendo riluttante nel definire la questione come una “violazione dei dati”.

Nel luglio 2019, la Federal Trade Commission (FTC) stabilì di multare Facebook per una cifra pari a $5 miliardi di dollari per sistemare la situazione riguardante lo scandalo. Nonostante la gravità delle accuse, non vi sono state conseguenze penali, solamente sanzioni civili.

In campo AI Meta è stata accusata per aver impiegato ebook e libri piratati per addestrare i suoi modelli di Intelligenza Artificiale.

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