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Microsoft si appoggerà a Intel per nuovi processori progettati in casa

Intel è stata scelta da Microsoft per la produzione di alcuni chip custom, un piano ambizioso che prevede lo sfruttamento del processo produttivo 18A dell’azienda di Santa Clara.

Le due aziende non hanno indicato qual è il prodotto al quale fanno riferimento ma Microsoft ha recentemente annunciato l’intenzione di creare in proprio due chip: un processore destinato ai computer e un acceleratore per l’intelligenza artificiale.

Intel vuole cercare di dimostrare che è in grado di competere nel mercato delle fonderie, settore dove i produttori indipendente realizzano chip per conto dei clienti. Questa mossa è un cambiamento rilevante per Intel, quella che fino a poco tempo addietro era considerata tra le poche a disporre di strutture per la creazione di chip, fab che però preferiva usare per sé. Intel ora sta facendo i salti mortali per stare al passo con un’azienda come TSMC, leader tra le cosiddette “fonderie”, e che vanta nel suo carnet clienti quali Apple, Qualcomm, Nvidia, AMD e altri ancora.

Microsoft, dal canto suo, vuole garanzie di forniture costanti per alimentare i suoi datacenter, tenendo conto della crescente domanda di AI. La possibilità di progettare chip “in casa”, permetterà all’azienda di Redmond di perfezionare i chip per le sue esigenze.

“Abbiamo bisogno di affidabili approvvigionamenti di semiconduttori avanzati e di alta qualità”, ha dichiarato il CEO di Microsoft, Satya Nadella; “ed è per questo che siamo entusiasti di lavorare con Intel”.

Per Intel, essere stati scelti da un partner come Microsoft, è un’ottima pubblicità e un modo per rassicurare gli investitori senza mettere in dubbio le scelte attuate finora dal CEO Paul Gelsinger.

Intel 4004 celebra 50 anni il primo processore anche un po’ italiano
Pat Gelsinger. Foto d Intel

Microsoft e aziende rivali nel settore cloud quali Amazon e Alphabet (Google) sono tra i maggiori acquirenti di chip avanzati usati per alimentare i data center. Nel settore delle fonderie, Intel è per ora indietro rispetto ai concorrenti TSMC e Samsung. Lo scorso anno Intel ha registrato profitti inferiori al miliardo di dollari dal cosiddetto “outsourcing”, numeri bassi rispetto ai 70 miliardi di TSMC che – secondo Bloomberg Intelligence – vanta in questo ambito un market share di circa il 60%; Samsung vanta circa il 15% di quota di mercato.x

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