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MWC11: un giro sul Web con Opera Mini per iPad beta [aggiornato con video]

Opera Mini per iPad è stato progettato per offrire la stessa qualità di navigazione e le funzioni che gli utenti sono abituati a utilizzare sul computer e su smartphone. L’app non è ancora stata sottoposta ad Apple per l’approvazione ma anche in versione beta le funzioni offerte e la qualità di realizzazione sono notevoli. Come la versione per smartphone Opera per iPad sfrutta le funzioni di compressione dei server proxy di Opera per ridurre gli ingombri dei dati e per velocizzare le operazione di download. Il filmato della prova che inseriamo in calce mostra l’interfaccia di Opera e, nonostante la rete Wi-Fi congestionata della sala conferenze, anche prestazioni di download apprezzabili. In particolare una volta scaricati i dati Opera Mini risulta fulmineo nello scorrimento, in fase di ingrandimento e riduzione e anche nel cambio dell’orientamento dello schermo. Merito dell’ottimo motore di rendering implementato. 

Tra le funzioni più interessanti abbiamo apprezzato la spagina Speed Dial Start Page, con le miniature delle pagine preferite per il caricamento rapido, e le Visual Tabs anche queste con miniature delle pagine aperte nelle tab per la navigazione e la scelta rapida. Quando l’utente sceglie di aprire più pagine in una sessione, i siti vengono caricati in background così il caricamento viene effettuato mentre l’utente consulta altre pagine web. Dalla prova della versione ancora in fase di sviluppo risulta evidente che i lavori sono a buon punto, in ogni caso gli sviluppatori desiderano apportare ancora gli ultimi ritocchi. Per questo motivo Opera non ha ancora ufficialmente annunciato una data di pubblicazione su App Store che in ogni caso, da quello che abbiamo potuto constatare al Mobile World Congress, non si farà attendere ancora per molto.

L’obiettivo di Opera è quello di rendere il browser per iPad non come una alternativa a Safari mobile ma come uno strumento complementare. In questa ottica Safari può essere utilizzato a casa o quando si ha a disposizione una rete Wi-Fi veloce. Quando invece si naviga su Internet sotto rete cellulare Opera Mini può fare la differenza grazie alla compressione dei dati, utile soprattutto all’estero per ridurre i costi dei collegamenti in roaming dati.
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A conferma dell’interesse di Opera per tutte le declinazioni dell’universo mobile, il browser norvegese è stato realizzato anche per Android, offrendo persino delle funzionalità sconosciute all’equivalente per i nostri dispositivi con iOS.

Il text wrapping, ad esempio, permette di riformattare il testo di una pagina web che si estende troppo nel senso della larghezza per consentirne una migliore lettura sugli schermi piccoli. 

Un altro comando permette di condividere una URL direttamente sui principali social network o via; funzione che è stata localizzata per i diversi mercati (ad esempio usando vkontakte in Russia, o l’analogo cinese). 

Chiediamo ad Igor Netto, Mobile Product Manager di Opera, un’opinione su Windows Mobile 7: la risposta non è affatto entusiasmante. La piattaforma è definita chiusa, senza un SDK per le terze parti, peggiore di quella della Mela che invece è “controllata”.

I diversi prodotti di Opera sono disponibili per la quasi totalità degli OS mobili, MeeGo compreso. 

 

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