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Recensione Yu Charge, due in uno batteria e pannello solare che ricarica i cellulari

Una batteria sempre carica, pronta per ricaricare a sua volta un iPhone o un qualunque cellulare, è comoda. Ma se non abbiamo una presa a disposizione, una volta esaurita la riserva che succede? Si ricarica la batteria con il sole. Questa, almeno, è la soluzione che possiamo adottare grazie a Yu Charge, un interessante accessorio proposto da Xstorm che Macitynet ha messo alla prova nei giorni scorsi e che è in vendita su Amazon a 52 euro.

Yu Charge che cos’è
Yu Charge entra nel novero non sparuto dei sistemi a pannello solare per dispositivo mobile, ma presenta diverse differenze con quanto è più comune vedere. In particolare non solo è prodotto da una azienda che ha un solido, anche se recente, background in questo ambito ed è specializzata in esso, come Xtorm, ma non è un semplice sistema di ricarica con uscita USB, ma è una batteria di riserva vera e propria (da 2000 mAh) che si ricarica con un pannello solare. Il suo utente tipico sarà quindi quello di un escursionista che durante una gita in montagna, in campeggio, in spiaggia, ovunque non c’è una presa di corrente, ha necessità di ricaricare il proprio cellulare e, una volta ricaricato la prima volta, vuole poi ripristinare la carica della batteria di emergenza per avere successive ricariche. Yu Charge, può essere anche ricaricato attingendo ad una presa elettrica, mediante un adattatore, oppure ad un altro dispositivo USB. Oltre al pannello solare troviamo infatti anche una presa Micro USB che, grazie al cavo che troviamo nella confezione, ripristina il livello di energia in un tempo dimezzato (come vedremo) rispetto alla carica solare.

recensione yu charge

Yu Charge com’è fatto
Yu Charge è studiato per essere usato all’aria aperta e, in questa ottica, è stato costruito in maniera da essere robusto e resistente agli eventi che possono capitare in frangenti come quelli dell’uso tipico. Ha anche il fattore di forma più adatto per questo uso. I dieci elementi di ricarica (da 45X30mm) e la batteria, che si trova sul retro, in un box rigido, sono incassati in uno chassis in gomma grigia flessibile ma robusto, più abbondante agli angoli, in grado di proteggere adeguatamente la struttura in silicio che si trova all’interno, un materiale che non deve essere sottoposto a stress eccessivi o a flessione perchè si frantumerebbe. Non abbiamo fatto delle prove specifiche, ma l’impressione è che la struttura della Yu Charge è tale da poter proteggere il sistema anche da cadute e urti piuttosto pronunciati. Tutto questo, batteria, pannello, protezione, è estremamente leggero: meno di una batteria da 2600 mAh, che, per giunta, richiedono di portarsi dietro anche un alimentatore.

Xtorm, intelligentemente, ha disegnato questo accessorio per essere trasportato appeso ad uno zaino o per essere agganciato ad un supporto, che può essere il palo di una tenda oppure un albero, o anche una bicicletta o una moto in maniera da essere esposto al sole durante il trasporto o un momento di riposo. Per questo nella confezione un moschettone in alluminio, utile per appendere Yu Charge. Non dovrete neppure preoccuparvi di polvere, all’umidità e alla pioggia: le porte, collocate in una posizione riparata sul retro e sotto la batteria, sono infatti chiuse da appositi sportellini in gomma che sigillano l’ingresso e impediscono di danneggiare i circuiti. In pratica se Yu Charge sarà investita da un temporale o dovesse essere essere attaccata al manubrio di una mountain bike, non dovrete temere troppo.

La batteria, come accennato, può essere ricaricata dal pannello solare ma anche attraverso un cavo USB. Il segnale di batteria in carica, se si tratta di energia solare, viene dato da un LED verde che si accede sul retro del dispositivo, più la luce è intensa, più è alto l’irraggiamento quindi la potenza di carica; se la ricarica avviene mediante un cavo USB avremo quattro LED azzurri che si accenderanno in progressione fino a segnalare il completo ripristino della carica. Gli stessi LED, premendo un bottone di test, sono in grado anche di dirci quanta è la carica restante.

Yu Charge alla prova
Abbiamo provato Yu Charge in tre situazioni tipiche. Prima abbiamo ricaricato la batteria seguendo esattamente le indicazioni di Xstorm, esponendo il pannello alla luce del sole piena con un angolo di 45 gradi. Poi l’abbiamo collocato all’ombra, infine abbiamo provato a ricaricarlo in casa, durante una giornata mediamente luminosa, orientandolo verso una finestra. Nel primo caso abbiamo ricaricato la batteria in circa 7 ore; considerando che il test è stato fatto nel mese di aprile, con un cielo non del tutto terso ed incidenza del sole non allo zenit (il pannello solare della nostra casa produceva energia intorno al 75% del suo massimo picco), il risultato è stato piuttosto buono, un segno che le celle solari, in un assetto non troppo “muscoloso” (l’uscita è di 1,5W) sono di qualità; d’altra parte Xtorm segnala che sono prodotte da SunPower, una delle migliori aziende al mondo nel settore. Il risultato è stato discreto anche collocando lo Yu Charge all’ombra; il tempo richiesto per la ricarica è stato di circa 10 ore. 12 ore invece il tempo necessario per la ricarica in casa, orientando il pannello verso la finestra. In termini pratici possiamo immaginare che appendendo l’accessorio ad uno zaino e passando da zone al sole e all’ombra, da una carrozza di un treno ad un bar, la ricarica completa della batteria potrebbe avvenire in una giornata. In sostanza questo dovrebbe bastare per non restare mai senza batteria di un telefono. Ovviamente otto ore sono un tempo non rapido quanto quello che avremmo ricaricando la batteria con un normale accessorio da parete (nel nostro test abbiamo impiegato circa 3 ore con un alimentatore di iPhone), ma considerando che un cellulare in condizioni d’uso normale dovrebbe durare una giornata, si comprende che il ciclo è coerente: usiamo l’iPhone e nello stesso tempo andremo a ricaricare la batteria di Yu Charge, poi ricaricheremo l’iPhone, magari di notte, e poi saremo pronti a ricaricare la batteria dello Yu Charge, mentre usiamo l’iPhone.

Yu Charge per ricarica iPhone (e iPad)
Abbiamo provato anche l’efficacia della ricarica di un iPhone 5, per verificare i tempi di trasferimento dell’energia. In tre test, abbiamo riscontrato una media di 2 ore e 45 minuti. In questo tempo il dispositivo ha ricaricato l’iPhone al 100% della sua capacità, lasciando qualche residuo di energia nella batteria. Quanta non è possibile da dire perchè i LED che dovrebbero indicare la capacità restante, non sembrano particolarmente precisi. In pratica, quando l’iPhone era arrivato a circa il 40% della sua carica, i LED erano ormai tutti spenti, lasciando intendere che la carica fosse del tutto esaurita, ma in realtà non era così visto che non solo l’iPhone è poi arrivato al 100%, ma la batteria è riuscita a riportare un altro iPhone 5 dal 5% al 18% prima di vedere spegnersi completamente il fulmine che indica la carica in corso sul telefono. In termini pratici visto che l’iPhone 5 ha una batteria da 1440 mAh, la batteria da un calcolo approssimativo riesce a trasferire circa 1600 mAh, un dato eccellente visto che la dispersione in calore e funzionamento dei circuiti è di circa il 20%, al top di questa classe di dispositivi.

La batteria con il suo 1A di uscita dalla porta USB non sarebbe sulla carta adatta ad un iPad che richiede 2.A e infatti una volta collegata, l’iPad ci fa sapere che non è in carica. In realtà il trasferimento di energia avviene, anche se molto lentamente. Avendo pazienza, i 2000 mAh della batteria dovrebbero essere utili a dare un 20% di carica extra ad un iPad.

Conclusioni
Lo Yu Charger è un prodotto di ottima fattura, che nasce per fare fronte alle esigenze di chi fa viaggi “zaino in spalla”, oppure di chi fa lunghe escursioni in luoghi dove prevede di non avere a disposizione un sistema per ricaricare il telefono. In queste situazioni ci si può sempre portare una batteria di riserva, ma anche questa in breve deve essere ricaricata, a meno di non averne una molto grande e costosa e lo Yu Charge fa proprio questo senza una presa di corrente. L’intelligente fattore di forma, la scelta dei materiali, il peso, dimostrano che Xtorm ha studiato accuratamente il target di mercato a cui voleva rivolgersi con questo accessorio: è robusto e leggero, nel peso di una batteria da 2000 mAh, integra un sistema di ricarica del tutto indipendente dall’energia elettrica. La ricarica potrebbe sembrare lenta, ma Xstorm ha scelto  per mantenere il dispositivo leggero pannelli solari per un totale da 1,5W ed è questa la ragione per cui il ripristino della batteria richiede un po’ di pazienza. In ogni caso si tratta di pannelli efficienti e il sistema complessivamente, se preso per lo scopo che si prefigge, conoscendo vantaggi e limiti della tecnologia di ricarica a pannelli solari, non può deludere anche per il prezzo: circa 50 euro (su Amazon) più del costo di una batteria e di un pannello solare meno efficiente di quello di Xtorm.

Pro
– Batteria di emergenza sempre carica
– Leggero e robusto
– Ricarica interamente iPhone e cellulari fino a 1500 mAh
– Pannelli solari efficienti

Contro
– LED di stato non precisi

Yu Charger è in vendita sul sito di Xtorm e su Amazon ad un prezzo di circa 50 euro, a seconda del venditore

 

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