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TikTok conferma che i dipendenti cinesi accedono ai dati degli utenti USA

TikTok promette di stare lavorando a un sistema per meglio salvaguardare i dati degli utenti statunitensi. L’affermazione è riportata in un documento diffuso dallo sviluppatore del social, una lettera aperta inviata ad alcuni senatori statunitensi che hanno espresso preoccupazione sui potenziali pericoli di un’app che consente ai cinesi di accedere a vari dati, elemento ritenuto un rischio per la sicurezza nazionale.

La lettera, riportata dal New York Times, evidenzia l’impegno su più fronti, quello che gli sviluppatori del social chiamano “Project Texas”, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza dei dati. TikTok riferisce che il 100% dei dati degli utenti statunitensi è memorizzato in ambienti cloud di Oracle che si trovano negli Stati Uniti, e di stare lavorando con Oracle su ulteriori funzionalità di sicurezza che afferma saranno completate “prossimamente”.

Gli sviluppatori del social intendono cancellare i dati di utenti statunitensi dai suoi server e memorizzare tali informazioni esclusivamente con la collaborazione di Oracle. I cinesi riferiscono ancora che tutti i dati condivisi all’infuori degli Stati Uniti saranno gestiti in conformità a “protocolli e termini approvati dal Governo degli Stati Uniti”.

Due settimane addietro alcuni senatori repubblicani avevano chiesto all’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Che, dettagli su report secondo i quali il social media aveva consentito contenuti dei media russi statali russi a favore della guerra ma aveva vietato altri video. “Nessuna azienda dovrebbe trovarsi nella posizione di amplificare le bugie del Cremlino, che alimentano il sostegno pubblico alla guerra scelta dalla Russia in Ucraina”, è riportato nella lettera firmata da Steve Daines, John Cornyn, Roger Wicker, John Barrasso, James Lankford e Cynthia Lumm. Nella stessa lettera i senatori riferiscono di essere “molto preoccupati” dal fatto che TikTok “sta consentendo la diffusione della propaganda pro-guerra al pubblico russo, rischiando di aumentare il bilancio umano già devastante sia per gli ucraini che per i russi”.

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Dopo la diffusione della lettera, TikTok aveva replicato con una dichiarazione all’agenzia Reuters spiegando che la società non vedeva l’ora di continuare a impegnarsi con i membri su questi problemi e di rispondere alle loro domande.

Tra le domande poste dai senatori a TikTok, la richiesta di sapere perché non impediscono la visualizzazione dei dati degli utenti statunitensi ai dipendenti cinesi. La piattaforma ha risposto, spiegando l’accordo con Oracle e facendo sapere che “alcuni dipendenti con sede in Cina avranno accesso a informazioni ristrette e non sensibili degli utenti statunitensi, al fine di assicurare interoperabilità completa e globale. I dipendenti cinesi potranno inoltre sviluppare algoritmi per la raccomandazione dei video sfruttano dati degli utenti statunitensi”, riferendo ad ogni modo che gli algoritmi usano tecniche di “addestramento” che limiteranno l’accesso ai soli server di Oracle.

TikTok conclude promettendo che l’accesso sarà “molto limitato” e non prevede lo sfruttamento di dati degli utenti statunitensi; riferisce ancora di non avere ricevuto nessuna richiesta di accesso ai dati dal governo cinese, e non fornisce dati al Partito Comunista Cinese informazioni.

nei giorni passati un commissario della Federal Communications Commission (Fcc) USA ha chiesto a Apple e Google di rimuovere l’app TikTok dai rispettivi store citando un report del sito Buzzfeed secondo cui ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, usa la piattaforma come «strumento di sorveglianza che raccoglie grandi quantità di dati personali e sensibili».

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