La battaglia contro Apple e il suo iTunes Music Store, giocata a suon di sconti sulle canzoni da scaricare da Internet, non passerà senza colpo ferire nel bilancio di Real Networks. La società di Seattle, ufficializzando l’inizio della campagna che per un tempo limitato permetterà di scaricare dal suo sito USA brani ad appena 49 centesimi di dollaro invece che 99, ha infatti reso noto che la promozione amplierà il buco di bilancio del trimestre di un centesimo per azione. «In conseguenza dell’iniziativa – si apprende da un comunicato ufficiale – le previsioni di bilancio passano da una perdita di 3/4 centesimi per azione a 4/5 centesimi per azione»
Come accennato questa mattina la campagna, che avrà ampio eco pubblicitario negli USA con pagine intere anche su giornali prestigiosi come il New York Times, è la seconda mossa di Real per contrastare Apple e il suo predominio nel campo della musica digitale. La prima è stata il lancio di una tecnologia denominata Harmony capace di ‘tradurre’ le canzoni vendute dal sito di Real per renderle compatibili con iPod.
Contestualmente Real ha lanciato anche un sito denominato Freedom of Music Choice in cui esprime la sua posizione sulla scelta da parte di Apple di mantenere iPod una piattaforma chiusa e capace, in fatto di canzoni protette con sistemi di tutela dei diritti digitali, di riprodurre solo audio compatibile con FairPlay, il sistema di DRM proprietario di Apple. Nel sito, contraddistinto da un più che esplicativo logo che rappresenta un iPod alla cui sommità si vede un lucchetto aperto, si trovano varie informazioni sulla campagna, le sue motivazioni e si ha anche la possibilità , attraverso un forum, di esprimere la propria opinione. Non manca anche una rassegna di notizie, ovviamente tutte critiche verso la strategia di Apple.
L’apertura del sito, la campagna di sconti, il lancio della tecnologia Harmony rappresentano una vera e propria escalation dei toni e dei metodi in una vicenda cominciata con una profferta di alleanza da parte di Real che aveva chiesto a Cupertino di acquistare in licenza FairPlay. Ottenuto uno rifiuto accompagnato da toni che lasciavano poco spazio alle illusioni (‘Non c’é alcun motivo per un numero uno di allearsi con i numeri due’, disse Jobs), Real è partita all’offensiva.
L’impressione generale è che si sia solo alle prime battute di una serie di colpi di scena che non si esclude che possano avere un epilogo in tribunale. Apple ha apertamente dichiarato, infatti, di ritenere Harmony più simile all’opera di un hacker che ad un’applicazione rilasciata da una grande società che opera nel campo della musica digitale, lasciando intendere di avere dato il via all’esplorazione di eventuali infrazioni alle proprie proprietà intellettuali. Apple ha anche fatto sapere di non escludere modifiche firmware così da rendere impossibile su iPod la riproduzione di brani ‘convertiti’ con Harmony.