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Apple colpita ancora: Microsoft ruba uno dei progettisti dei chip iPhone e Mac

Dopo avere perso il capo dello sviluppo dei processori M1, la struttura di design e produzione dei semiconduttori di Apple subisce un nuovo colpo: Microsoft ha rubato all’azienda di Cupertino Mike Filippo, progettista specializzato in semiconduttori che in precedenza lavorava per Apple in qualità di chip architect.

Filippo era arrivato in Apple nel 2019, dopo avere passato dieci anni a occuparsi di progettazione presso ARM, azienda presso la quale è stato accreditato per lo sviluppo di alcune tecnologie sottostanti sfruttate nei processori di telefoni e altri dispositivi. È stato il responsabile dello sviluppo di diversi chip ARM, inclusi Cortex-A76, Cortex-A72, Cortex-A57, e altri chip con tecnologie litografiche a 7nm e 5m. Essendo un grande esperto di ARM, Filippo ha fornito un contributo determinante al design dei chip che sono alla base di quasi tutti i dispositivi Apple basati, appunto, su architettura ARM.

L’ormai ex dipendente di Apple aveva anche competenze nelle CPU per supercomputer. Trail 2004 e il 2009 ha lavorato come chief architect sui sistemi 24-core, 96-thread in Intel e in questa ottica era sicuramente funzionale allo sviluppo di prodotti ad alte prestazioni.

Secondo quanti si è appreso, Mike Filippo lavorerà sui processori con il gruppo Azure di Microsoft guidato da Rani Borkar, ha riferito una non meglio precisata fonte. Microsoft sembra determinata a dare una spinta al lancio di server da dedicare ai servizi di cloud-computing Azure, alla stregua di quanto già fatto da Alphabet (Google) e Amazon, le due aziende rivali di Microsoft in questo settore.

Microsoft ha assunto un ex Chip Architect di Apple

Nel 2020 erano circolate voci di Microsoft al lavoro su chip proprietari per server e forse anche per Surface. La lineup Surface al momento sfrutta principalmente chip di Intel e Qualcomm; se Microsoft deciderà di usare chip proprietari, potrebbe adottare un approccio simile a quello di Apple negli ultimi anni. Anche Meta (Facebook) a quanto pare lavora sui chip proprietari per suoi futuri dispositivi. Per questo il reclutamento di Filippo diventa un tassello impotante.

Come accennato in apertura l’uscita di Filippo segna un’altra perdita molto significativa per Apple nell’ambito degli ingegneri di alto profilo: è di pochi giorni addietro la notizia dell’addio di Jeff Wilcox che ha lasciato la Casa di Cupertino per tornare a Intel e sovrintendere la progettazione di nuovi System-on-a-Chip (SoC) dell’azienda di Santa Clara.

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