Alcuni utenti di ChatGPT hanno notato uno strano comportamento: il chatbot di OpenAI ha cominciato a fare riferimento ai loro nomi quando spiega qualcosa, un comportamento diverso da quello finora adottato, indicando i nomi degli utenti anche se questi non hanno mai riferito a ChatGPT come si chiamano.
Su X (Twitter), lo sviluppatore Simon Willison definisce la funzionalità “inquietante e inutile”; un diverso sviluppatore, Nick Dobos, la ritiene “odiosa”. Una rapida ricerca su X evidenzia svariati utenti alle prese con questa – poco apprezzata – novità. “È un po’ come un insegnante che continua a chiamarmi con il mio nome”, riferisce un utente, aggiungendo di non gradire il comportamento.
Non è chiaro da quando questo comportamento è stato messo in atto, e se è qualcosa che ha a che fare con le migliorie alle funzionalità di memoria recentemente annunciate e che permette di personalizzare le risposte. Alcuni utenti su X riferiscono che ChatGPT ha iniziato a chiamarli per nome anche con la funzione memoria disattivata e l’assenza del nome nelle impostazioni di personalizzazione.
Does anyone LIKE the thing where o3 uses your name in its chain of thought, as opposed to finding it creepy and unnecessary? pic.twitter.com/lYRby6BK6J
— Simon Willison (@simonw) April 17, 2025
OpenAI non ha al momento fornito chiarimenti ma è probabilmente qualcosa di inevitabile, con tutte le big del mondo AI al lavoro per rendere chatbot e affini più “personali”. La scorsa settimana il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha fatto riferimento a sistemi AI che saranno in grado di conoscere l’utente nel corso della vita e diventare “estremamente utili e personalizzati”, ma a giudicare da quanto gli utenti sembrano sconvolti dal solo citare semplicemente i loro nomi, una AI in grado di conoscere a fondo le persone con cui interagiscono non sarebbe gradita da tutti.
Sul sito The Valens Clinic, uno studio di psichiatria di Dubai, si spiega che le reazioni stizziate a ChatGPT che risponde citando i nomi degli utenti hanno a che fare con il fatto che parlare con qualcuno indicando il nome comunica intimità, e quando una persona sconosciuta o un chatbot, pronuncia a sproposito il nostro nome, questo modo di comportarsi viene percepito come non autentico. “Usare il nome di un individuo quando lo si affronta direttamente è una potente strategia di sviluppo relazionale, [..] denota accettazione e ammirazione. Tuttavia, usi inopportuni o bizzarri possono sembrare falsi o invasivi”.
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