La strategia Apple voluta da Steve Jobs di progettare internamente i suo chip è stata lungimirante e vincente, così non sorprende che un numero crescente di colossi abbia già intrapreso questa strada: ora è la volta di Xiaomi che introdurrà molto presto un processore avanzato per smartphone.
Oltre Samsung, anche Huawei e Google hanno scelto questa strategia. Fin dagli esordi Xiaomi si è ispirata ad Apple e non ne ha mai fatto mistero: ora il colosso cinese dell’elettronica segue le orme di Cupertino anche in una delle imprese più difficili nel settore.
In realtà non si tratta del primo chip mobile Xiaomi, infatti il primo risale al 2017: si chiamava PengPai S1 ed era impiegato nei terminali di allora Xiaomi 5C. Ma progettare internamente chip mobile competitivi è un compito non solo complesso, ma anche molto costoso.
Per questo motivo nel 2019 Xiaomi ha abbandonato l’impresa per dedicarsi alla progettazione di chip e componenti meno complessi, come sensori per immagine delle fotocamere e chip di controllo dell’alimentazione.

In ogni caso i lavori sul chip proprietario sono ripresi nel 2021 e, saltando ai nostri giorni, ora è lo stesso CEO Lei Jun ad anticipare l’arrivo del chip Xring 01 con un post stringato sul social cinese Weibo.
Il dirigente non si sbottona e non svela i dettagli, ma secondo alcune fonti di Reuters di tratterà di un processore avanzato destinato a smartphone e tablet. Come tutti basato su architettura ARM e, come solo i migliori, più potente e costosi, costruito con processo a 3 nanometri di TSMC.
Invece secondo altre fonti riportate da GizmoChina sarà costruito con processo a 4 nanometri con configurazione a otto core: il core ad alte prestazioni Cortez-X925 a 3,2GHz, tre core Cortez-A725 a 2,6GHz infine quattro core per l’efficienza Cortez-A520. Le prestazioni dovrebbero essere leggermente inferiori al chip top Android Qualcomm Snapdragon 8 Elite, in linea con quelli MediaTek.
Si tratta di una ulteriore arma nell’arsenale Xiaomi per affrontare la feroce concorrenza nel mercato smartphone in Cina, oltre che in prospettiva futura, per ridurre la dipendenza da Qualcomm e MediaTek. Le notizie sull’universo Android sono nella sezione dedicata di macitynet.











