Apple annuncia il (non tanto) lungo addio ai Mac con Intel. La fine dei computer con i processori della casa di Santa Clara è stata dettagliata ieri alla WWDC, durante il keynote “Platforms State of the Union” tenuto da Matthew Firlik, Senior Director of Developer Relations.
Nel corso dell’evento pensato per fornire agli sviluppatori un approfondimento tecnico sulle novità introdotte nelle piattaforme dell’azienda sono stati presentati tutti i passaggi della dismissione progressiva del supporto ai Mac Intel, che verranno lasciati senza aggiornamenti di sistema e, col tempo, anche senza la possibilità di eseguire le nuove applicazioni.
Il primo passo avverrà già nel 2025: macOS 26 supporta pochissimi Mac Intel:
- MacBook Pro 16″ (2019)
- MacBook Pro 13″ (2020, con quattro porte Thunderbolt 3)
- Mac Pro (2019)
A partire da macOS 27 nel 2026, gli aggiornamenti saranno riservati solo ai Mac con chip M1 o successivi.
È il passo finale di una transizione iniziata nel 2020 con l’annuncio di Apple Silicon e completata in tre anni, con la sostituzione di quasi ogni macchina Intel con controparti Arm.
Il ciclo di supporto: segnatevi le date
macOS 26 Tahoe riceverà aggiornamenti di sicurezza fino all’autunno del 2028. Come da schema Apple: un anno di aggiornamenti completi, seguiti da due anni di aggiornamenti di sicurezza.
Chi ha un Mac mini Intel del 2018 ha già perso il supporto con macOS 15 Sequoia (2024). Diverso il caso del Mac Pro 2019, che resterà compatibile con macOS 26, ma riceverà solo tre versioni del sistema operativo e aggiornamenti per cinque anni, un ciclo ridotto per una macchina professionale.
Rosetta 2 si avvia alla pensione
Rosetta 2, la tecnologia che consente l’esecuzione di app Intel su Apple Silicon, continuerà a funzionare su macOS 26 e 27, ma verrà limitata dal 2027: resterà disponibile solo per vecchie applicazioni, soprattutto giochi, legate a librerie Intel non più aggiornate.
Apple ripete lo schema già visto nel passaggio da PowerPC a Intel: Rosetta fu mantenuta per tre versioni, poi rimossa nel 2011. La storia si ripete con tempistiche simili.
Dal 2027 in poi, le nuove versioni di macOS non eseguiranno più app Intel (a meno che non siano universal o ricompilate). I Mac Intel diventeranno gradualmente incompatibili con l’ecosistema Apple moderno.
Questo significa in pratica che dal 2027 in poi, le nuove versioni di macOS su Mac Apple Silicon non potranno più eseguire app Intel (a meno che non siano universal o ricompilate).
Vecchie applicazioni che ancora vengono oggi usate, non saranno più in grado di dialogare con il sistema operativo. A quel punto i Mac Intel non saranno del tutto inutili, ma anche i più nostalgici dovranno iniziare a dire addio alle loro vecchie macchine. E realizzare che il momento in cui rompere il salvadanaio non sarà distante











