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Apple chiede se vogliamo davvero gli occhiali smart

I segnali che indicano l’interesse crescente di Apple per gli occhiali smart continuano ad accumularsi. Dopo la tabella di marcia in questa nicchia di cui abbiamo detto ieri, l’ultimo arriva dagli Stati Uniti, dove alcuni utenti di Vision Pro hanno ricevuto la richiesta di rispondere a un sondaggio sul prodotto acquistato.

Fin qui, nulla di inaspettato: Apple vuole sapere se l’esperienza visiva è soddisfacente, se l’app per iPhone è utile, come viene usata la modalità ospite, quali accessori vengono abbinati e così via.

Tra le domande c’erano anche riferimenti molto espliciti a dispositivi concorrenti: Meta Quest 3, Quest Pro, PlayStation VR, Valve Index, e perfino il più esotico ByteDance Pro. Oltre a questo nel documento c’erano anche domande su prodotti ben diversi: gli occhiali smart Ray-Ban Meta, gli Echo Frames di Amazon, gli Spectacles di Snapchat.

È facile immaginare che l’intenzione di Apple è comprendere quale tipo di esperienza i propri clienti cercano superando il confine della realtà virtuale e mista ad alte prestazioni, e arrivando a dispositivi più leggeri, da portare ogni giorno. Prodotti che offrono funzionalità come fotocamera, comandi vocali, audio e intelligenza artificiale, il tutto racchiuso in un paio di occhiali simili a quelli da sole. In altre parole, quella categoria in cui oggi Apple è assente, ma che secondo molti sta per diventare terreno di battaglia anche per la Mela.

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Tra VR e occhiali: cosa bolle in pentola

Se i visori come Vision Pro rappresentano un punto di eccellenza dal punto di vista tecnologico, non sono pensati per l’uso quotidiano. Richiedono tempo, spazio, e anche una certa dose di sopportazione per peso ed ergonomia. Gli occhiali smart, invece, vanno in una direzione diversa: si indossano con minore intrusività e abilitano funzioni che vanno dal controllo vocale alla fotografia, dalla musica al supporto di un assistente digitale.

È di ieri la notizia di una tabella di marcia stilata da Apple nel campo del VR e AR che include, appunto, anche occhiali smart. L’ha elaborata l’analista Ming-Chi Kuo, che fissa il lancio al 2027. Il dispositivo dovrebbe includere:

  • audio integrato e controlli vocali;
  • riconoscimento dei gesti;
  • fotocamere per foto e video, ma anche per fornire dati contestuali all’assistente virtuale;
  • un sistema AI capace di interagire con l’ambiente circostante;
  • possibilità di scegliere materiali e design diversi, per un look personalizzato.

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, però, i tempi potrebbero accorciarsi: il debutto sarebbe in programma già nel 2026.


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Vision Pro: le evoluzioni in arrivo

Mentre prende forma l’idea di un paio di occhiali smart in stile Meta, Apple continua a lavorare anche sull’evoluzione di Vision Pro. La roadmap prevista (sempre secondo Kuo) si sviluppa così:

  • 2025 – Una nuova versione del visore con chip M5, ma senza novità significative sul fronte hardware o funzionale.
  • 2027 – Debutto di un modello più accessibile e leggero, battezzato internamente Vision Air, con chip da iPhone invece che da Mac.
  • 2028 – Arrivo della seconda generazione di Vision Pro, con un design completamente rivisto, un processore di livello desktop e un prezzo più abbordabile.

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