L’Unione Europea sarebbe pronta ad accettare le modifiche introdotte da Apple alle regole dell’App Store. A rivelarlo è Reuters, citando fonti vicine alla Commissione. Se la decisione sarà confermata, la maxi-multa da 500 milioni di euro inflitta ad aprile potrebbe essere sospesa o ritirata.
Le accuse e la minaccia di sanzioni giornaliere
La vicenda è quella lunga e ben nota. Partita con la dichiarazione di Apple come Gatekeeper con i suoi sistemi operativi per dispositivi mobile e con l’applicazione del Digital Markets Act, Cupertino è stata sottoposta a vigilanza per impedire che abusasse dalla sua posizione dominante e successivamente trovata in infrazione.
Imposte alcune regole specifiche, in particolare per l’apertura del suo store e le regole di riscossione delle commissioni, l’Ue aveva sanzionato Apple per aver trascinato i piedi e ostacolato gli sviluppatori nel proporre sistemi di pagamento alternativi.
Oltre alla sanzione economica, Bruxelles aveva dato a Cupertino 60 giorni di tempo per rimuovere le restrizioni, con la minaccia di multe giornaliere fino a 50 milioni di euro in caso di inadempienza.
Le contromosse di Apple
Per evitare lo scontro, Apple ha rivisto alcune condizioni dell’App Store:
- 20% di commissione sulle transazioni in-app, ridotta al 13% per le piccole imprese.
- Possibilità per gli sviluppatori di inserire link esterni verso sistemi di pagamento alternativi.
- Commissione compresa tra il 5% e il 15% anche per i pagamenti effettuati fuori dall’App Store.
- Nessun limite al numero di link esterni inseribili.
Apple ha confermato di aver implementato queste modifiche per conformarsi al DMA. Alcune di queste critiche (oltre che un ricorso) alla Commissione, accusata di voler decidere “come deve essere gestito l’App Store”.
Secondo le fonti citate da Reuters, la Commissione sarebbe orientata ad approvare i cambiamenti già nelle prossime settimane. Un portavoce ha però precisato che “tutte le opzioni restano sul tavolo” e che le valutazioni sono ancora in corso.
Una tregua provvisoria
Se confermata, l’approvazione delle modifiche rappresenterebbe una vittoria tattica per Apple, che eviterebbe così nuove sanzioni milionarie. Ma la partita è tutt’altro che chiusa: il Digital Markets Act è appena entrato in vigore, e continuerà a mettere sotto pressione tutti i principali attori del mondo tech. Apple compresa.
Ad esempio Commissione UE mira a limitare il controllo esclusivo di Apple su hardware e software, in particolare sulle notifiche sui dispositivi connessi (essenzialmente Apple Watch), sulla connettività tra dispositivi (nei fatti Airdrop e AirPlay) e sull’abbinamento.
Sugli NFC Apple sembra avere ceduto, su Airdrop potrebbe avere preso una via alternativa, ma su alcuni altri aspetti la resistenza potrebbe essere molto alta. Cupertino potrebbe arrivare a rilasciare un sistema operativo mutilato pur di non andare incontro a richieste che reputa distruttive della propria filosofia (e del controllo che ha su alcune funzioni di iPhone)












