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iPhone 17 Air, la prova dal vivo, si piega ma non si spezza

Se c’è chi si spezza ma non si piega, iPhone 17 Air fa il contrario: si piega ma non si spezza. Lo slogan riadattato si adegua molto bene ad iPhone 17 Air, l’ultrasottile annunciato da Apple questa settimana e che fa dello spessore ma anche della robustezza, il suo tratto distintivo.

Le rassicurazioni sulla resistenza del nuovo smartphone alle sollecitazioni, ai maltrattamenti e anche ad eventi accidentali, hanno avuto una loro prima messa alla prova ieri, quando il marketing chief di Apple Greg Joswiak e l’hardware engineering chief di Apple John Ternus hanno concesso un’intervista a Mark Spoonauer di Tom’s Guide per parlare di iPhone Air.

Durante l’intervista, Joswiak ha dimostrato la robustezza di iPhone Air consegnando un telefono a Spoonauer e invitando quest’ultimo a piegarlo.

Il telefono è sopravvissuto al test di piegatura. Spoonauer ha riferito di avere usato tutta la forza; il sottile dispositivo da 5,64 mm si è leggermente piegato ma non si è rotto. All’intervista era presente anche Lance Ulanoff di TechRadar e anche lui ha provato a piegare l’iPhone Air: si è leggermente piegato ma è tornato alla posizione originale, e Joswiak ha spiegato che è pensato per comportarsi così.

iPhone 17 Air e la memoria del Bendgate

La vicenda richiama alla memoria una delle pagine più spinose della storia recente di Cupertino: il cosiddetto Bendgate.

Era il 2014 quando, con il lancio di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, molti utenti iniziarono a segnalare che i dispositivi tendevano a piegarsi se tenuti in tasca. Il problema divenne virale, alimentato da video su YouTube e articoli che documentavano le piegature con test casalinghi. La questione, all’epoca minimizzata da Apple come “statisticamente irrilevante”, lasciò comunque un segno: da quel momento, la robustezza strutturale divenne un parametro cruciale nella progettazione degli iPhone.

Oggi i tempi, le tecnologie e i materiali sono molto diversi. L’iPhone 17 Air vanta una resistente cornice in titanio di grado 5 che, pur con appena 5,64 mm di spessore, gli consente di resistere a sollecitazioni in precedenza impossibili da sopportare.

Ternus ha spiegato i molteplici fattori di cui è necessario tenere conto per progettare un iPhone sottile e leggero. “Abbiamo avuto bisogno di progressi nello sviluppo dei nostri materiali, e del Ceramic Shield sul retro per poter creare il plateau incavato. Se osservate l’interno dell’iPhone Air, quasi tutto il telefono si trova nella parte superiore del plateau. È stata poi necessaria l’efficienza di Apple Silicon e tutti questi elementi messi insieme”.

Spoonauer ha anche chiesto dettagli sul nome “plateau” scelto da Cupertino per indicare la zona con la “gobba” della fotocamera e a quanto pare è un nome che Apple usa internamente da un po’.

In una diversa intervista per TechRadar, Ternus e Joswiak hanno parlato di iPhone 17 Pro evidenziando migliorie alla batteria, alle fotocamere e alla robustezza del dispositivo. Apple ha spiegato che l’alluminio usato sui modelli Pro è migliore rispetto al titanio dal punto di vista della conduttività termica e nel distribuire il calore. L’alluminio è anche più leggero rispetto al titanio, elemento che ha permesso di fare spazio a una batteria più grande rispetto a prima.

Tutte le novità del 9 settembre

Per un riepilogo completo di tutte le novità presentate da Apple il 9 settembre 2025 potete fare riferimento a questo articolo.

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