C.C. Wei, CEO di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC), ha riferito di piani di produzione in Arizona per il nodo produttivo a 2nm, scelta dettata da sempre maggiori richieste legate all’AI da parte da clienti statunitensi. Il CEO di TSMC ha anche accennato all’acquisto di una altra grande proprietà non troppo lontana dall’ultima Fab creata negli USA, lasciando immaginare possibili ulteriori espansioni differenti dal già previsto investimento da 165 miliardi di dollari per gli stabilimenti in Arizona per i quali l’azienda si è impegnata.
L’annuncio di C.C. Wei è arrivato nell’ambito di una conference call sui risultati fiscali, spiegando ancora che per quanto riguarda l’acquisizione di terreni l’obiettivo dell’azienda è arrivare a creare in Arizona un Gigafab cluster indipendente a supporto di “clienti all’avanguardia nel settore smartphone, AI e applicazioni HPC (High Performance Computing, ndr)”.
Nell’ambito di un contesto economico e geopolitico, segnato da tensioni commerciali (e all’urgenza di rafforzare la capacità produttiva anche alla luce dell’approccio protezionistico della presidenza Trump) a luglio TSMC h deciso d posticipare l’avvio della sua seconda fabbrica in Giappone, spostando l’attenzione sull’espansione degli impianti negli USA per la forte domanda da parte di clienti statunitensi.
Accelerazione dei lavori in corso
La costruzione delle Fab dedicate al nodo N2 è iniziata ad aprile di quest’anno e a quanto pare ora c’è una accelerazione dei lavori. Finora si era vociferato che le Fab in Arizona sarebbero stato in grado di produrre chip a partire dal 2030 ma l’accelerazione dei lavori potrebbe avere ristretto la timeline prevista. Gli impianti in Arizona dovrebbero essere in grado di produrre 100.000 wafer da 12 pollici ogni mese. Oltre alle fabbriche per la produzione, strutture in loco implicano strutture dedicate al confezionamento e ai test, la presenza di fornitori e talenti residenti in modo permanente nelle vicinanze.
Apple ha già prenotato la produzione di chip con nodo a 2nm. Altri clienti interessati a questo nodo sono aziende quali: NVIDIA, Amazon, Google e altri ancora.
A questo indirizzo trovate un curioso aneddoto sulla nascita dell’accordo tra Apple e TSMC che ha rivoluzionato il settore iniziato con una cena organizzata ad hoc.
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